lunedì 24 settembre 2007

La Traccia di Frenata

E’ intuitivo che la “frenata” è quella manovra fisica posta in essere dal conducente di un veicolo al fine di arrestare nel più breve tempo possibile la marcia del mezzo.
Non è altrettanto intuitivo il risultato di numerose ricerche scientifiche e di sperimentazioni pratiche effettuate da Enti vari, preposti alla sicurezza del traffico e della circolazione, nonché delle stesse Case costruttrici dei mezzi di trasporto. Da tali ricerche emerge che numerosissimi sono i fattori che hanno influenza sulla efficacia e sulla sicurezza di una azione frenante posta in essere da un conducente:
- fattori umani: come l’età, il sesso, le condizioni fisiche e psichiche, l’uso o l’abuso di particolari sostanze che modifichino ciò che viene denominato il “tempo tecnico di reazione”, e cioè l’intervallo di tempo che trascorre dal momento in cui il conducente si rende conto di una situazione pericolosa e “decide” mentalmente di frenare ed il momento in cui il suo piede “pigia” effettivamente e correttamente il pedale del freno;
- fattori meccanici: come lo stato di usura del sistema frenante, il tipo di sistema, la esistenza di sistemi di agevolazione dell’azione frenante (servofreno, ABS, trazione integrale, freni a disco, stato e tipo dei pneumatici etc.);
- fattori di luogo, di tempo e di modo: come la velocità, lo stato dell’asfalto, la presenza di attività meteorica, le dimensioni e l’andamento (curva, rettilineo) della strada, la visibilità etc.
Uno dei parametri più utilizzati per risalire alla velocità tenuta dal veicolo ed alle condizioni in cui si è verificata un’azione frenante consiste nella misurazione della lunghezza e delle altre impronte di frenata lasciate da un veicolo sull’asfalto. Un sistema che, probabilmente, si rivelerà fra qualche anno non utilizzabile in virtù della sempre più diffusa adozione, sui veicoli di recente costruzione, di sistemi di controllo elettronico dell’azione frenante (come l’A.B.S.) i quali non consentono il “bloccaggio” delle ruote ed evitano, di conseguenza, che queste ultime lascino tracce evidenti sull’asfalto.
Soccorrono, in tali casi, altre metodiche, basate prevalentemente sul grado di deformazione di lamierati interessati dagli urti.

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