sabato 16 febbraio 2013

Pioggia di meteoriti, perché i russi hanno sempre una telecamera montata sul cruscotto?

Mai come stavolta la caduta di una meteora è stata documentata così bene: dozzine di video hanno catturato la spettacolare e impressionante pioggia meteorica sugli Urali. Dieci anni fa, probabilmente, una notizia così non sarebbe nemmeno finita nel taglio basso in terza pagina. Quasi mille feriti e seri danni in diverse città; giusto le persone che vivono negli Urali se ne sarebbero accorte. I video del passaggio e l’attimo in cui si è udito il boato sono stati registrati grazie alle cosiddette «dash cam» sempre accese. Che hanno di fatto scritto la storia recente dell’astronomia. Ma perché ogni nuova auto in Russia viene venduta con un videoregistratore montato sul cruscotto? Per incastrare i poliziotti, i criminali e le compagnie d’assicurazione. Da qualche anno a questa parte, quasi tutti gli automobilisti in Russia hanno scelto di girare con un videoregistratore a bordo. Sempre meglio che nascondere un tubo di metallo o una rivoltella sotto il sedile. È soprattutto grazie a loro che venerdì la meteora caduta negli Urali è diventata la notizia d’apertura di tutti i portali e le tv nel mondo. L’impatto è stato filmato migliaia di volte tanto che possiamo dire che si è trattato del fenomeno astronomico tra i meglio documentati che il mondo abbia mai visto. Ma perché nei popolosi villaggi degli Urali meridionali ognuno ha una fotocamera, oltretutto subito pronta per documentare un evento naturale inaspettato e che ha attraversato il cielo in appena una manciata di secondi? La risposta: ogni russo che compra una macchina nuova (perlopiù di fabbricazione occidentale), fa montare un videoregistratore sul cruscotto («dash cam»). Dati concreti sul numero dei possessori di questi apparecchi non ce ne sono. Lo strumento filma senza interruzione tutto ciò che accade al posto di guida e sulle strade. La ragione, prima di ogni altra cosa, è legale. Serve a incastrare i tantissimi poliziotti che estorcono pagamenti in contanti per non far scattare fantasiose multe. Vengono pure utilizzati per documentare gli incidenti con le compagnie di assicurazione sempre molto sospettose. Insomma, trasmette all’automobilista un senso di sicurezza, di autodifesa, che le istituzioni statali non possono o non vogliono garantire. Già, perché sulle strade in Russia vige il far west. Qualche numero: lo scorso anno si sono registrati circa 200.000 incidenti, nei quali sono morte 28.000 persone. Tre anni fa, il presidente Medvedev ha bollato lo stile di guida dei suoi concittadini come «criminale, indisciplinato e sconsiderato». Il codice della strada in Russia ha infatti una regola non scritta: ha ragione chi ha l’auto più grossa. Le infrazioni al codice sono di conseguenza continue. Tuttavia, Medvedev non ha menzionato lo stato disastroso delle carreggiate: buche e voragini dappertutto, mentre la segnaletica stradale e l’illuminazione sono praticamente inesistenti. Il presidente russo si era pure scordato di citare i grandi problemi della polizia stradale del suo Paese. La giornalista Marina Galperina li aveva descritti così: «Sono noti per la brutalità, la corruzione, l’estorsione e perché arrotondano lo stipendio con le tangenti». Nella classifica stilata ogni anno da Transparency International che «misura» il livello di corruzione nei Paesi di tutto il mondo, la Russia è finita al 133° posto dei paesi meno corrotti (su 174 l’Italia è 72esima). Ciò nondimeno, la situazione va lentamente migliorando, proprio da quando ci sono le «dash cam». I filmati fungono da prove in tribunale e servono per dimostrare l’innocenza degli imputati, ovviamente quando chi ha registrato è coinvolto e ha ragione. Ecco anche spiegato il motivo perché sul Web ci sono centinaia di video che documentato incidenti spettacolari e che arrivano tutti dalla Russia. Alexei Dozorov, presidente dell'organizzazione per i diritti degli automobilisti ha riassunto così il fenomeno «dash cam»: «In Russia puoi salire in auto anche senza pantaloni, ma mai senza una dash cam». Elmar Burchia 16 febbraio 2013 | 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

venerdì 15 febbraio 2013

Incidenti stradali: aumentano per immigrati, costo 4, 2 mld l'anno

(AGI) - Roma, 15 feb. - Gli stranieri non risentono della crisi dell'auto: sono ormai piu' di 3 milioni i veicoli intestati ad immigrati nel nostro Paese, con un incremento del 34% negli ultimi 15 mesi. Sono quindi aumentati gli incidenti stradali che coinvolgono uno straniero, fino a sfiorare i 90 sinistri al giorno con 141 feriti e piu' di 1,4 morti, per un costo sociale che supera i 4,2 miliardi di euro annui, pari al 14% del totale (oltre 30 miliardi di euro). Gli immigrati che registrano piu' incidenti sono i rumeni (4.753 sinistri), seguiti da albanesi (3.504), marocchini (3.142), cinesi (1.215), moldavi (735), tunisini (700), peruviani (678), egiziani (675), serbi (607) ed ecuadoregni (586). Sono i dati forniti dall'Aci. Numeri che hanno spinto l'ACI ad estendere agli stranieri il proprio impegno per l'educazione alla sicurezza stradale, offrendo 3.000 corsi di guida sicura (mille all'anno per tre anni) nel Centro ACI-SARA di Vallelunga, alle porte di Roma, ad altrettanti immigrati che divengono cosi' Ambasciatori di Sicurezza Stradale. L'attivita' e' partita a settembre e in sei mesi ha raggiunto gia' 1.500 persone. Un corso di guida sicura riduce di un terzo la probabilita' di incidente, come attesta l'esperienza austriaca dove l'incidentalita' dei giovani si e' ridotta del 33% con l'obbligo di un corso di guida sicura entro tre anni dal conseguimento della patente. Cio' significa che questa iniziativa dell'ACI diminuisce di 1,4 milioni di euro il costo degli incidenti stradali per la societa'. Se fosse estesa a tutti gli stranieri che guidano in Italia, il risparmio sarebbe di 1,5 miliardi di euro. "Queste cifre dimostrano i risultati conseguibili con tre semplici interventi normativi - dichiara il presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani - che possono attuarsi subito e senza costi per lo Stato: istituire l'obbligo di un corso di guida sicura per gli stranieri che convertono la patente in Italia; prevedere un corso di guida sicura per tutti i neopatentati; riconoscere la guida sicura tra le attivita' finanziate con il 50% dei proventi delle multe che la legge assegna alla sicurezza stradale, in modo da consentire agli automobilisti di beneficiare in prima persona dei soldi versati con le sanzioni. Tre mosse che generano vantaggi per tutti, senza costi per le casse pubbliche". "I benefici della nostra azione sono evidenti anche fuori dalle strade - afferma il segretario generale dell'ACI, Ascanio Rozera - con una potente accelerazione del processo di integrazione sociale degli stranieri nel Paese. Forte dei risultati conseguiti nel 2012 grazie anche alla collaborazione delle ambasciate, delle comunita' internazionali e della Polizia Stradale, e al sostegno economico di Sara Assicurazioni, ACI sta pianificando le prossime tappe per il biennio 2013-2014. L'iniziativa e' patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, e dal Ministro per gli Affari regionali, il turismo e lo sport". Gli istruttori del Centro di guida sicura ACI-SARA di Vallelunga hanno riscontrato un netto miglioramento delle capacita' degli allievi stranieri, con una crescita della consapevolezza dei rischi sulla strada e la correzione delle cattive abitudini al volante. I temi che hanno suscitato piu' interesse sono stati la giusta velocita' in curva oltre al corretto utilizzo dei freni e del sistema ABS. (AGI) .

Bilancio Polizia Stradale Gorizia

(ANSA) - GORIZIA, 14 FEB - Nel corso del 2012 i 4.124 servizi di pattuglia della Polizia stradale di Gorizia hanno controllato 77.756 veicoli e identificato 95.888 persone, percorrendo 494.599 chilometri. Il dato emerge dal bilancio annuale della sezione isontina della Polstrada. Gli incidenti rilevati sono stati 450 (449 nel 2011) di cui nove mortali, con 10 persone decedute (sette nell'anno precedente), 183 con lesioni (-20,43%) e 258 con danni a cose (+21,70%). (ANSA).