domenica 8 novembre 2009

Più sicurezza sulle strade per i ciclisti italiani

(ASAPS), 7 novembre 2009 – Il popolo delle due ruote, quelle senza motore, scende in strada per invocare più sicurezza sulle strade. E’ quello che è successo ieri sera (6 novembre) ai Fori Imperiali dove ciclisti e non hanno preso parte a una fiaccolata per ricordare Eva Bohdalova, 28 anni, l’ultima vittima, in ordine cronologico, della violenza su strada. Eva è stata travolta e uccisa da un taxi mentre rincasava dopo il lavoro in sella alla sua bicicletta (l’incidente è avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 ottobre). In Italia muoiono 352 ciclisti all'anno, quasi uno al giorno, e 14.535 rimangono feriti. Chi prende la bicicletta per spostarsi in città rischia tanto. Non basta che faccia un favore ai concittadini liberando spazio prezioso dalle auto e muovendosi a inquinamento zero, paga la sua scelta con un'esposizione costante al pericolo. Pedoni e ciclisti costituiscono il 40% del totale delle vittime per incidenti stradali in città. Un dato che ci discosta anni luce dall' Europa, dove la percentuale è del 20%. In Italia la percentuale degli spostamenti in bicicletta è ferma al 4%. In Olanda è del 25%. La carta europea della mobilità sostenibile prescrive alle città di raggiungere almeno la quota del 15% sul totale degli spostamenti.

mercoledì 4 novembre 2009

La polizia sbarca sul web "Su Facebook col casco"

Milano - "Facebook è come la strada", ne è certo il Direttore delle relazioni esterne della polizia Maurizio Masciopinto. E se il social network è come una normale carreggiata, per non uscire dalla metafora, allora le forze dell'ordine devono pattugliare. E' nato così, nel marzo di quest'anno, il primo profilo della polizia di Stato su Facebook. Lisa, capelli castani e occhi azzurrissimi incastonati nel volto di una trantenne in divisa (ovviamente). E' questo "la faccia" delle forze dell'ordine nel popolare network.

Su Facebook ma col casco ben allacciato "Per le forze dell'ordine è fondamentale la comunicazione e l'informazione - spiega Masciopinto -, per questo abbiamo deciso di approdare su Facebook. Internet offre moltissime possibilità ma anche dei rischi. Diciamo che è come la strada. Una ventina di anni fa si discuteva di quanto fosse pericoloso usare motorini e scooter ma nessuno ha mai pensato di abolirne la circolazione. Al contrario sono aumentate le norme e si è pensato alla sicurezza. Allo stesso modo, oggi, bisogna regolare la rete". L'Agente Lisa, che conta 5mila amici, risponde a domande, scioglie dubbi e presta assistenza agli internauti che la interpellano, come un vero agente in carne e ossa.

Furto d'identità e grooving: i reati 2.0 "Con il successo dei social network sono aumentati esponenzialmente alcuni reati, primo tra tutti il furto d'identità", racconta Marco Valerio Cervellini, Responsabile dei progetti educativi della polizia Postale, al Com.Pa, il Salone europeo della comunicazione pubblica alla Fiera di Milano. "Un altro fenomeno al centro delle nostre indagini è il grooving, l'adescamento in chat. Noi puntiamo inanzitutto alla sensibilizzazione e all'informazione per evitare che questi fenomeni si verifichino".

Un canale su Youtube Uno sbarco muscolare, quello della Polizia in rete, che ha comportato anche l'apertura di un canale su Youtube. "Grazie alla collaborazione con Google abbiamo aperto un nostro canale sul portale di videosharing. Siamo in possesso di una banca dati sterminata di video e filmati che abbiamo deciso di condividere - prosegue Masciopinto -. Lo scopo della rete è far vedere ai cittadini quello che non possono vedere con i loro occhi, ora hanno a disposizione anche i filmati delle nostre operazioni". Un successo premiato dalle cliccate. Sono più di 29mila gli utenti che hanno visitato, dal maggio di quest'anno a oggi, gli oltre 140 video caricati sul canale Youtube: quelli che documentano le più importanti azioni sono stati visti più di 80mila volte.

Sara Tommasi, patente ritirata: manovra "azzardata" al semaforo

Milano - In corso Buenos Aires al volante di una Smart ha superato sulla sinistra le macchine incolonnate al semaforo che stavano lentamente riprendendo movimento quando è scattato il verde. Peccato però che Sara Tommasi abbia superato, in violazione del codice della strada, anche l’auto dei carabinieri del Nucleo radiomobile. Risultato: 150 euro di multa, dieci punti decurtati e patente ritirata per la showgirl. È accaduto intorno alle 15.

Una mano sulla coscienza Inutili i tentativi di giustificazione, i militari sono stati inflessibili. La soubrette ha spiegato che era di corsa, perché stava raggiungendo gli studi di Mediaset a Cologno Monzese. "Si metta la mano sulla coscienza" ha detto per tre volte al carabiniere, che evidentemente ha ritenuto più coscienzioso staccare la multa per violazione dell’articolo 148 del codice della strada. Articolo che vieta il sorpasso, sia a destra che a sinistra, di veicoli fermi o in lento movimento ai semafori o per altre cause di congestione della circolazione, quando a tal fine sia necessario spostarsi dalla parte della carreggiata destinata al senso opposto di marcia. La violazione comporta una multa e la sospensione della patente da uno a tre mesi. Alla Tommasi è stato concesso di raggiungere in auto gli studi televisivi.