venerdì 24 aprile 2009

Era senza il casco, condannati i genitori

Mamma e papà: aveva 17 anni e mezzo e un lavoro, è responsabile. I magistrati: dovevano educarlo meglio

ROMA - Se un ragazzino guida lo scooter senza mettersi il casco, la colpa non è (solo) sua. Ma dei genitori che eviden­temente l’hanno educato male. E che vanno dunque considera­ti responsabili degli incidenti causati dal figlio minorenne e indisciplinato. A questa conclu­sione è arrivata la sentenza n. 9556 della terza sezione civile della Cassazione. Che ha applica­to il principio nella vicenda di Vito P., un ragazzo di Potenza che nel 1990, a 17 anni e mezzo, ebbe un incidente con il motori­no su una strada provinciale di Avigliano: si scontrò con la Ve­spa guidata da Rocco M., un al­tro giovane, che morì pochi giorni dopo. La responsabilità di Vito fu riconosciuta nel 70 per cento. Perciò la Corte d’Ap­pello di Potenza, nel 2005, ave­va condannato i suoi genitori, Salvatore e Anna, oltre che a pa­gare la metà delle spese proces­suali, a risarcire i familiari di Rocco per i danni morali patiti e per le spese mediche sostenute.

La coppia aveva presentato ri­corso ma la Corte Suprema ha dato loro torto definitivamente. Impartendo una lezione di pe­dagogia. «Lo stato di immaturi­tà, il temperamento e l’educazio­ne del minore si possono desu­mere anche dalle modalità del­l’incidente». Vito non portava il casco. «Ma aveva una certa di­mestichezza con i veicoli, pur minorenne». Vuol dire che mamma e papà non gli hanno spiegato bene come si guida in sicurezza, per sé e per gli altri. Mentre secondo l’art.2048 del codice civile, scrivono i giudici, i genitori di un minore «hanno doveri di natura inderogabile, fi­nalizzati a correggere comporta­menti sbagliati e quindi, merite­voli di costante opera educati­va, per realizzare una personali­tà equilibrata, consapevole del­la razionalità della propria esi­stenza e della protezione della propria e altrui persona».

Insomma Anna e Salvatore in questo non sono stati bravi ge­nitori. E poco conta, dice la Cor­te, che Vito all’epoca fosse quasi maggiorenne e avesse già lavo­rato, prima da un fabbro e poi da un carrozziere. E che dunque fosse maturo. Perché se ciò può escludere la loro colpa in vigi­lando non cancella quella in educando. Conclusione: madre e padre non sono stati capaci di impartire al figlio «un’educazio­ne normalmente sufficiente ad impostare una corretta vita di relazione in rapporto al suo am­biente, alle sue abitudini e alla sua personalità». Perciò dovran­no pagare.

Giovanna Cavalli
24 aprile 2009 da: www.corriere.it

martedì 21 aprile 2009

Rassegna Stampa Sulla strada

Sulla strada – Rassegna stampa 20 apr 2009

ANSA

Incidenti stradali: 20 vittime nel fine settimana
ROMA, 20 APR - Sono venti le vittime dei venti incidenti stradali con esito mortale verificatisi sulle strade e le autostrade italiane nel fine settimana appena trascorso, 12 in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (32 morti in 30 scontri mortali) e 21 in meno del 2007, quando ci furono 41 vittime in 34 incidenti.
Dai dati di polizia e carabinieri emerge inoltre un calo sia del numero complessivo di incidenti, 928 nel week end contro i 1.046 del 2008 e i 1.162 del 2007, sia di quello dei feriti: 711 quest'anno, 801 l'anno scorso, 933 due anni fa.
Quanto ai controlli, polizia e carabinieri hanno schierato complessivamente 36.916 pattuglie che hanno contestato 21.810 violazioni al codice della strada con 39.878 punti decurtati, 963 patenti di guida e 872 carte di circolazione ritirate.
IL MATTINO – 20 APR 2009

Reggio Emilia, muore 15enne in incidente. Preso romeno: ubriaco, finge furto auto
REGGIO EMILIA (20 aprile) - Un romeno di 38 anni abitante a Brescello (Reggio Emilia), Nicolaie Prisecariu, è stato arrestato per omicidio colposo aggravato dall'ubriachezza. Si sospetta che l'uomo, dopo aver provocato ieri pomeriggio un incidente stradale in cui è morto un quindicenne, sia fuggito abbandonando i feriti e la propria vettura e poi sia tornato poco dopo in bicicletta fingendo che qualcuno gli avesse rubato l'auto. Durante l'interrogatorio della polizia stradale di Guastalla e dal pm Katia Marino, Prisecariu si è dichiarato innocente ma gli investigatori non gli hanno creduto. L'uomo si è rifiutato di sottoporsi all'alcol-test.
L'incidente. Lo scontro tra le due auto è avvenuto poco dopo le 17 a un incrocio a Poviglio, nella bassa Reggiana. La vittima è Simone Azzato, viaggiava su un'utilitaria insieme alla madre e al padre, che era alla guida. I genitori sono rimasti feriti. Simone abitava a Meletole, frequentava a Reggio Emilia l'Istituto per ragionieri. Giocava da anni tra gli allievi della Povigliese di calcio. Oltre ai genitori, lascia un fratello di 17 anni. La dinamica dell'incidente è apparsa subito confusa. Duranti i soccorsi alla famiglia Azzato, nessuna traccia degli occupanti dell'altra auto. Poi Prisecariu ha raggiunto in bicicletta il luogo dell'incidente e alla polizia ha riferito che qualcuno, poco prima, gli aveva rubato la sua vettura. Il romeno avrebbe poi appreso telefonicamente dell'incidente dalla propria assicurazione.
IL RESTO DEL CARLINO – FERRARA – 20 APR 2009

IL DRAMMA
Ragazzo muore in un incidente stradale. Stessa sorte era toccata al fratello
Si è spento il 25enne coinvolto nell'impatto avvenuto domenica pomeriggio sulla Romea, a Lido di Spina. Era stato ricoverato in rianimazione del Sant'Anna. Un anno fa anche il fratello del giovane era deceduto in uno scontro sulle strade
Ferrara, 20 aprile 2009 - Non ce l'ha fatta il 25enne coinvolto nel terribile incidente di domenica pomeriggio sulla Romea: il giovane è morto nella tarda mattinata di oggi all'ospedale Sant'Anna.
E' stato l'asfalto viscivo per la pioggia battente a innescare il drammatico incidente sulla statale Romea, a Lido di Spina. Nello schianto era rimasto gravemente ferito un ragazzo di Comacchio, ricoverato in prognosi riservata al Sant’Anna, mentre all’ospedale del Delta erano finiti per ferite lievi padre, madre e figlioletta di un anno, un’intera famiglia di Ravenna. L’incidente era avvenuto alle 16.30. G.C., 25enne comacchiese era al volante di una Ford Ka e viaggiava verso Ravenna, quando ha perso il controllo scontrandosi con una Opel Zafira condotta da Z.P. 32enne di Ravenna che trasportava la moglie, coetanea, e la figlioletta di appena un anno. L’impatto è stato violentissimo: le due auto, dopo lo schianto, sono finite fuori strada. Subito sono scattati i soccorsi: il 118 ha trasportato il ragazzo a Ferrara e la famigliola al Delta. Le condizioni del giovane erano però gravissime, ed è morto questa mattina al reparto di rianimazione del Sant'Anna. Per una tragico destino, quasi esattamente un anno fa la stessa sorte era toccata al fratello di 22 anni, deceduto in un altro incidente stradale mentre era a bordo di una moto.
LA NAZIONE – SPEZIA – 20 APR 2009

ULTIMA ORA
Auto si schianta, conducente ferito fugge. Incidente in viale San Bartolomeo
Auto si schianta contro un palo della luce, arrivano i soccorsi ma del conducente non c'è traccia. E' successo in viale San Bartolomeo, l'allarme è stato dato da un passante, ma probabilmente chi guidava aveva qualcosa da nascondere e ha preferito scappare
La Spezia, 20 aprile 2009 - Giallo ieri sera attorno alle 21,30 per un incidente verificatosi in viale San Bartolomeo, nei pressi dell’incrocio con viale Italia. Una vecchia Opel Astra, che percorreva la strada in direzione di Lerici, è andata a schiantarsi contro un palo della luce. La parte anteriore destra della vettura (targata Milano) si è letteralmente accartocciata. Quando, dopo l’allarme lanciato da un passante, i soccorritori della Pubblica assistenza sono arrivati sul posto, di colui (o colei) che era alla guida non c’era traccia.
Eppure deve aver riportato una vistosa ferita al capo, visto il vetro anteriore infranto proprio come se fosse stato attinto da una violenta capocciata. Vani i controlli nella zona anche da parte di una pattuglia della Volante. Di qui la considerazione che il conducente abbia avuto qualcosa da nascondere e sia fuggito: forse l’auto è stata rubata o forse è stata utilizzata per un trasporto di droga. Fino a tarda sera il giallo era quanto mai aperto. Appello della Polizia ad eventuali testimoni.
IL CORRIERE DELLA SERA – MILANO – 20 APR 2009

in un anno 75 morti. circonvallazione 90/91: più vittime del traffico e feriti su tram e bus
Corsie riservate, uno schianto ogni 24 ore
L'Atm: ci viaggiano ogni giorno 45mila motociclisti, un pericolo. Il Comune: rifare la mappatura dei percorsi
di Armando Stella
MILANO - Nella foto posa accanto alla sua moto, una Suzuki, e sorride felice come può esserlo un ragazzo: «Sei stato un fratello, un amico e un figlio meraviglioso, Genty. Ci manchi tanto». La foto e la lettera sono sul semaforo di via Tonale, i fiori sono ormai secchi, è una stanza di dolore privato in mezzo al traffico. Genty è morto qui, in zona Centrale, dove la corsia riservata è tagliata da un incrocio: è stato un incidente. Atm ne conta «oltre uno al giorno» solo lungo le preferenziali, i percorsi che dovrebbero essere più protetti e sicuri, riservati a bus e filobus, condivisi con i taxi e in alcuni tratti con le moto. Ecco: le vittime degli scontri sono quasi sempre motociclisti, il popolo dei 45 mila centauri di città, «utenti deboli» che hanno visto raddoppiare gli schianti in dieci anni, 27 i morti nel 2008. Gli autisti Atm hanno scritto al sindaco: «Corrono troppo, superano quando non potrebbero. I percorsi riservati vanno chiusi alle moto». L’assessore alla Mobilità, Edoardo Croci, annuncia: «Stiamo eseguendo una mappatura di tutti i percorsi per le due ruote: servono nuove regole, più chiare, e itinerari sicuri». La polizia municipale ha registrato 23.147 incidenti nel 2008. I feriti sono stati 13.258 feriti e 75 i decessi. Alcuni sono ricordati lì dove sono morti. Ci sono angoli che testimoniano dolore e rinnovano affetto ancora a distanza di mesi, strade a scorrimento veloce adattate a pellegrinaggi intimi, familiari. Ecco i mazzi di rose bianche e rosse in viale Bezzi, la divisa da calciatore di un giovane su un albero di viale D’Annunzio, l’istantanea d’un ragazzo tra via Meda e viale Tibaldi, altra corsia riservata tagliata dal traffico. Le statistiche della circolare Atm 90/91/92, sulla circonvallazione esterna, bastano da sole a fotografare lo stato accidentato e pericoloso della mobilità nelle preferenziali: oltre 40 «episodi» (da gennaio ai primi di aprile) hanno provocato blocchi al traffico superiori ai dieci minuti. Tra questi «episodi» ci sono 14 incidenti tra auto e moto, 13 scontri che hanno coinvolto anche filobus e autobus, otto passeggeri «infortunati» e «feriti» a causa di schianti e frenate per evitare gli impatti. Troppi casi, a scadenza troppo ravvicinata. La rete delle corsie riservate ai mezzi pubblici si estende per 186 chilometri, solo il 24 per cento in sede protetta (bus e filobus viaggiano a 13 chilometri l’ora). In piazzale Zavattari, piazzale Brescia e Piola, per dire, i filobus devono lasciare la preferenziale e immettersi nel traffico: «Sono i punti in cui la viabilità è più critica», denun¬ciano i sindacati. Del resto, s’è detto: ovunque i percorsi sono misti, bus e moto, «la conviven¬za è diventata impossibile». Replicano da Ancma-Confindustria: «In un incidente su due il centauro è vittima». Il Comune sta ridisegnando la «mappa della mobilità» per le moto. Obiettivo: «Definire le strade dove possono o non possono circolare, ridurre gli incidenti e creare itinerari sicuri», sottolinea Croci. Lo studio è quasi pronto e dovrà garantire una «migliore» convivenza nel traffico con taxi e mezzi pubblici. Frena Marco Osnato (An), presidente della commissione Trasporti: «Bisogna estendere e non ridurre la possibilità per le moto di usare le corsie riservate. Le due ruote alleggeriscono il traffico, vanno incentivate».
IL CORRIERE DELLA SERA – MILANO – 20 APR 2009

Viaggio nella semiperiferia per verificare gli effetti dell'ordinanza del sindaco
«Le multe? Me le fanno e le butto via»
La prostituzione si è soltanto spostata
Sabrina: «Che mi pignorino i capelli». Luana: «Multa mentre andavo in farmacia. Ma non pago»
di Ketty Areddia
MILANO - Basta farsi un giro dopo la mezzanotte, nelle vie della semi-periferia di Milano - viale Zara, viale Sarca, viale Ortles, fra i cantieri aperti delle ex Varesine, in piazza Napoli, o più a sud, in viale Toscana - per rendersi conto che il mestiere più vecchio del mondo continua a far girare economia e macchine attorno alle lucciole. Il vicesindaco Riccardo De Corato ha annunciato che le vie dello sconcio sono dimezzate e le ammende raddoppiate (oltre mille nel mese di marzo), grazie all’ordinanza del sindaco Moratti firmata a novembre. Ma il giro di prostituzione in città si è soltanto spostato di un passo, nell’anello più ampio della città, adottando alcuni accorgimenti. Il primo fra tutti? Stracciare le multe. «Mi possono pignorare giusto i capelli», alza le spalle Sabrina, 30 anni, che ha collezionato sei ammende, ma non ha intenzione di pagarne nemmeno una. «Non ho casa, non ho macchina, ho giusto me stessa – si consola -. Ci hanno solo complicato la vita. Io non vado più in minigonna, ma in jeans, maglietta e scarpe da tennis, ma tanto i clienti lo sanno chi siamo». Sabrina guadagna 100-150 euro a notte, vorrebbe smettere, ci ha provato facendo la commessa, ma: «Non ho alternative, dopo un mese è punto e a capo e il richiamo della strada, del soldo facile è più forte, mi sto facendo curare da uno psicologo per cercare di smettere». In jeans e maglietta anche Sophia, 24 anni, rumena, che lavora in viale Ortles e si guarda intorno continuamente, infastidita o impaurita: «Ne ho nove, me le fanno e le butto via, anche se ho dato la residenza e i documenti. Ho chiesto ai poliziotti e ci dicono che devono farcele, ma hanno capito anche loro che non le paghererò». Intorno a via Sassetti, chi se lo può permettere, sta in macchina, un po’ per il freddo, un po’ perché così può scappare via. Rafaela, viado di 22 anni, aspetta i suoi clienti dentro una piccola 500 rossa che profuma di fragola, le dà più sicurezza. Continua a presentare ricorsi: «Una volta mi hanno multata mentre andavo in discoteca da un’amica, un’altra mentre attraversavo la strada. Non è dignitoso, dipende solo dal fatto che vado in giro scollata?».
L’ordinanza del sindaco Moratti impone 500 euro di sanzione a «chi si ferma a piedi sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico». Così molte fanno finta di aspettare un autobus alla fermata. Luana, 24 anni, è stata fermata dalla polizia municipale addirittura mentre andava in farmacia. «Ti trattano come un cane: "Sgombrare, via, stai zitta". Ci hanno reso la vita un inferno, ma non pagherò, venissero a sequestrarmi i vestiti, è l’unica cosa che posseggo». Le altre strade della prostituzione in città sono virtuali. Le più avanzate, tecnologicamente si fanno adescare in Rete, su alcuni forum, i clienti scrivono anche i commenti sulle prestazioni. Sui siti specializzati si trovano le inserzioni di girls, trans e accompagnatrici in tutta Italia, con tanto di foto e cellulare. Ma anche Elvira e Zaira, travestiti di 35 anni, frequentatrici della Stecca (nella futura città della moda), usano le e-mail per farsi contattare dagli habitué. Il vicesindaco De Corato ha annunciato che le vie dello sconcio sono dimezzate (da 100 a 47) e le ammende raddoppiate, che nei primi 3 mesi del 2009 le ammende sono state 2.355, per una media di 26 sanzioni al giorno, un terzo applicate ai clienti e due terzi alle squillo. Per le casse del Comune l’incasso potenziale di questi 3 mesi sarebbe di oltre un milione 177 mila euro (nei primi due mesi del 2008 si arrivava al massimo a 442 mila euro). Ma chi le pagherà?
IL SECOLO XIX – GENOVA – 20 APR 2009

Incidenti stradali, Genova registra il minor numero di vittime
Nel 2007 in Italia sono morte in seguito ad incidenti stradali 5.131 persone. Nello stesso anno il comune di Genova è quello che ha registrato meno vittime, con 4 morti su 4.779 incidenti.
Tra le 5.131 persone morte, 774 sono in Lombardia, segue il Veneto (538), l’Emilia Romagna (531) e il Lazio con 527, che però detiene un triste primato: quello di contenere la provincia di Roma, che con le sue 344 vittime, quasi una al giorno, è la prima in Italia per lutti sulle strade e la seconda, dopo quella di Milano, per numero di incidenti (24.654 contro 25.662) e feriti (33.224 contro 34.137). Emerge dai dati Istat 2008 forniti dalla Fondazione Ania, (Associazione nazionale imprese assicurative) presieduta da Sandro Salvati, che ha firmato un protocollo d’intesa per la sicurezza stradale con il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.
Roma domina la classifica dei comuni: nella capitale nel 2007 sono morte 201 persone e 26.299 sono rimaste ferite in seguito a 19.960 incidenti. Milano, seconda, ha contato 86 morti, 19.514 feriti e 14.622 incidenti. Terza è Napoli: sono morte 53 persone e 4.741 sono rimaste ferite in 3.365 incidenti. In tutto Italia nel 2007 gli incidenti sono stati 230.871. In aggiunta agli oltre 5.000 morti, i feriti sono stati in tutto 325.850, di cui 60.546 in Lombardia (al primo posto anche nella classifica degli incidenti, 44.688). Seguono il Lazio (41.431 feriti su 29.761 incidenti) e l’Emilia Romagna (31.815 feriti per 23.074 incidenti). La regione dove nel 2007 si sono registrati meno incidenti è la Val d’Aosta (364, 10 morti e 495 feriti) mentre il comune che nello stesso anno ha visto meno vittime è Genova, con 4 morti su 4.779 incidenti.
IL SECOLO XIX – LEVANTE – 20 APR 2009

Fuoristrada nel dirupo, un morto a Cichero
Intorno alle 11, incidente mortale in valle Cichero, nell’entroterra di Chiavari.
Secondo le prime informazioni, al termine di una serie di curve un uomo di 63 anni è morto dopo avere perso il controllo dell’auto che stava guidando - una Mitsubishi Pajero - ed è finito in una scarpata, facendo un volo di una trentina di metri. È morto sul colpo. Sul posto il 118 e i vigili del Fuoco di Chiavari, al lavoro per recuperare il veicolo.
IL SECOLO XIX – IMPERIA – 20 APR 2009

Tenda chiuso a tempo indeterminato
Venerdì è stato chiuso per due ore, dalle 10 alle 12, per un guasto. E da sabato notte il tunnel del Tenda è di nuovo interdetto alle auto, ai camper ed ai camion, ma stavolta a tempo indeterminato. A fare le bizze l’impianto anti incendio che ha creato gravi problemi sul versante francese del tunnel a causa della caduta di pressione in diverse delle cisterne che contengono l’acqua destinata a far funzionare, appunto, l’impianto stesso in caso di improvvisi roghi. La sala operativa dell’Anas di Torino così ha fatto scattare l’allarme sabato sera inviando ai carabinieri di Borgo San Dalmazzo, responsabili di zona, un fax che indicava che il tunnel sarebbe stato chiuso a tempo indeterminato a causa di tale inconveniente. «Stiamo lavorando a pieno ritmo – spiegano all’Anas di Torino – ma non siamo in grado di fornire per ora ulteriori dettagli sulla conclusione dei lavori». La chiusura del tunnel è stata decisa in seguito ad un sopralluogo dei vigili del fuoco che si sono accorti che l’impianto anti incendio del settore francese era mal funzionante. I lavori procedono ma la galleria resta chiusa a tempo indeterminato.
LA NAZIONE – PERUGIA – 20 APR 2009

LA CRONACA
Cercavano di vendere orologi falsi. Tre napoletani denunciati
Alla polizia era stata segnalata la presenza dei tre venditori che avvicinavano persone offrendo loro orologi in scatole apparentemente originali per cento euro. Ne valevano almeno 700 - dicevano - ma li svendevano perchè erano in viaggio ed erano rimasti senza soldi. Gli agenti della volante avevano ricevuto indicazioni anche sul modello di vettura con la quale si spostavano. I tre sono stati così rintracciati ed identificati
Perugia, 20 aprile 2009 - Tre napoletani sono stati denunciati dagli agenti della volante di Perugia con l'accusa di tentata truffa e ricettazione. Cercavano infatti di vendere ai clienti dei bar della zona di Elce orologi di grandi marche che in realtà erano finti. In auto gli sono stati sequestrati scatoloni con 80 di questi orologi. Alla polizia era stata segnalata la presenza dei tre venditori che avvicinavano persone offrendo loro orologi in scatole apparentemente originali per cento euro. Ne valevano almeno 700 - dicevano - ma li svendevano perchè erano in viaggio ed erano rimasti senza soldi. Gli agenti della volante avevano ricevuto indicazioni anche sul modello di vettura con la quale si spostavano. I tre sono stati così rintracciati ed identificati. Avevano tutti precedenti per truffa e falso. Insieme alla denuncia hanno ricevuto anche un foglio di via per tre anni da Perugia.
LA NAZIONE – SIENA – 20 APR 2009

IL DRAMMA
Tragico schianto: addio a Biondini. Perde la vita vicino a Fabriano
L'ex a.d di Paschi Gestioni Immobiliari ha perso la vita vicino a Fabriano. Lamberto Biondini era andato in pensione da qualche anno ma continuava a vivere a Siena. Il manager ha perso il controllo della sua Jaguar ed è andato a sbattere contro un albero
Siena, 20 aprile 2009 - Lamberto Biondini, ex amministratore delegato di Paschi Gestioni Immobiliari e presidente della Marinella spa, è morto ieri pomeriggio in un tragico incidente avvenuto a Collegiglioni, nel comune di Fabriano (Ancona). L’uomo era alla guida della sua Jaguar modello Xr decapottabile, a bordo della quale c’era anche la moglie. Il tragico schianto è avvenuto dopo una curva, appena una manciata di chilometri dall’abitazione di campagna in cui per anni Giglioni aveva risieduto e dove spesso tornava nei fine settimana. Biondini, 62 anni, nato a Terni, ingegnere e manager d’azienda, era molto noto a Siena essendo stati per anni un manager di aziende del gruppo Monte dei Paschi. Da qualche anno era andato in pensione, ma continuava a vivere a Siena assieme alla moglie. Ieri pomeriggio, come spesso faceva nel tempo libero, era tornato a Collegiglioni con la moglie Alida Cipriani, anch’essa rimasta ferita nell’incidente e ricoverata all’ospedale di Fabriano per problemi ad una spalla, sebbene le sue condizioni non sembrino particolarmente gravi. Erano circa le ore 16,30 di ieri pomeriggio quando, probabilmente dopo aver superato un’altra auto, il manager, forse anche a causa del fondo reso viscido dalla pioggia, ha perso il controllo della Jaguar andata poi ad urtare un albero sul ciglio della strada prima di girarsi su sé stessa. All’arrivo della polizia stradale di Jesi e dei vigili del fuoco di Fabriano, l’uomo era già morto, mentre la donna è stata subito trasferita al Pronto soccorso. Probabile che i due fossero appena usciti da quella villetta dove il 62enne e la moglie originaria di Fabriano avevano vissuto per diversi anni, insieme alla figlia, ora sposata e residente a Milano, dopo aver frequentato le scuole superiori nella città della carta. Il manager non era conosciuto solo a Siena per la sua attività. Prima di approdare nella sfera del Monte, era stato a Milano come direttore del personale della 'Edilnord', la società immobilaire di proprietà di Paolo Berlusconi, fratello del presidente del consiglio. Dopo aver lasciato l’azienda milanese, aveva avuto una serie di importanti incarichi di dirigente di aziende, come appunto la 'Pgi' e la Marinella. A Siena viveva ancora insieme alla moglie, anche se i due molto spesso nel fine settimana tornavano nell’amato alloggio di Collalto di Genga. Proprio a Genga dovrebbero tenersi i funerali dopo la ricognizione cadaverica prevista per questa mattina.
LA NAZIONE – VIAREGGIO – 20 APR 2009

SICUREZZA
Alcol e alta velocità. Blitz sulle vie della notte
Controlli serrati sui viali a mare tra Pietrasanta e Viareggio da parte della Polstrada. Gli agenti sono stati impegnati per verificare che non vi fossero infrazioni sulla guida in stato di ebrezza. Alla fine, il bilancio è stato decisamente preoccupante: 6 patenti ritirate e 35 verbali con l’autovelox per eccesso di velocità
Viareggio, 20 aprile 2009 - Ormai tutti sanno che a guidare dopo aver bevuto più di un bicchiere di vino si supera il limte d’alcol consentito nel sangue di chi guida, eppure tutte le volte che vengono fatti controlli con gli etilometri le patenti ritirate s’ammazzettano. Ed è andata così anche sabato notte, sui viali a mare tra Viareggio e Marina di Pietrasanta: 6 patenti ritirate, e 35 verbali con l’autovelox per eccesso di velocità.
I controlli sono stati effettuati dalla Polstrada con le pattuglie di Viareggio, Lucca e Bagni coordinate dal comandante provinciale Paolo Di Quattro. I giovani che avevano bevuto troppo, tutti intercettati dagli etilometri, avevano un’età tra i 22 e i 37 anni. Uno addirittura aveva un tasso alcolemico di 2,82 contro lo 0,50 ammesso dal codice della strada. Per tutti il ritiro della patente e qualcuno rischia la confisca dell’automobile. Le pattuglie della polstrada avevano anche gli autovelox e gli automobilisti che correvano troppo sono risultati 35: riceveranno le multe con tanto di foto a domicilio. Il problema dell’alcol si ripresenta ogni settimana, e ai ragazzi che giustamente vanno a divertirsi la notte raccontiamo cosa facevamo noi, una ventina d’anni fa, quando non c’erano gli etilometri ma la pellaccia volevamo riportarla lo stesso a casa: appena arrivati in discoteca bevevamo un paio di cocktail, tanto per sentirci su di giri, e poi solo analcolici fino all’uscita. Al momento di risalire in auto l’alcol era già stato metabolizzato e si poteva guidare senza problemi (magari dopo aver preso brioche e cappuccino al bar notturno). E le tragedie della strada sono state ricordate ieri da un piccolo corteo che da piazza Mazzini a viale dei Tigli s’è snodato per chiedere la chiusura al traffico del viale, dalla mezzanotte in poi, dopo l’ultimo incidente mortale avvenuto il 21 marzo. Allora un giovane, in scooterone, dopo aver percorso un tratto sterrato del controvialetto urtò la staccionata e il corpo volò a 30 metri dal punto di impatto. Ma la giunta Lunardini non sembra intenzionata a chiudere la strada. "Mi dispiace per la vittima e i suoi amici e parenti - ha detto ieri l’assessore al traffico Roberto Bucciarelli - ma che c’entra la chiusura della strada? Non possiamo mica chiudere tutte le strade dove avviene un incidente. Piuttosto metteremo ulteriori cartelli di inviti alla prudenza, elimineremo le radici affioranti anche se nel luogo della tragedia radici non ce ne erano, e chiederemo al Parco di potenziare l’illuminazione. Comunque ci vorrà del tempo, perché soldi non ne abbiamo". E però, sul viale dei Tigli come in altre strade insanguinate dagli incidenti, c’è il limite di 50 all’ora. Viareggio, chissà perché, è intasata da stormi di scooter e tante auto — perfino bus — che non rispettano i limiti, le precedenze, i semafori, neanche i sensi unici. Magari, quando Bucciarelli troverà i soldi, potrebbe anche chiudere definitivamente l’ultimo tratto di via delle Catene che invita i motorini a percorrerlo controsenso, ad altissima velocità, per prendere il cavalcaferrovia senza dover fare il giro alla Vecchia Viareggio e alla Rotonda. Poi c’è la polemica politica, con l’opposizione di sinistra che protesta per l’alta velocità su via Salvo D’Acquisto. Ma è proprio la precedente giunta Marcucci che ha realizzato il prolungamento di via Cei che consente di raggiungere velocemente l’autostrada e la via di Camaiore in una città che, cresciuta invadendo tutto sotto la speculazione edilizia, è sprovvista di rapidi viali d’attraversamento. Tra l’altro, via Cei fu voluta dall’ex assessore Fabrizio Manfredi e questa l’ha azzeccata in pieno. Purtroppo però l’asse Cei-D’Acquisto non è un viale di scorrimento vero, è una delle tante stradine urbane, e ci passano le biciclette. Ben vengano anche qui gli autovelox, ma giacché ci siamo perché non metterli fissi anche in via Pisano? A proposito: se si chiude il viale dei Tigli tutto il suo traffico si riverserà su via Pisano che già scoppia, ed è molto più pericolosa per chi ci vive nonostante il limite di 40 all’ora, ovviamente non rispettato.
La REPUBBLICA – NAPOLI – 20 APR 2009



"Mamma in coma per una buca noi denunciamo il Comune"
L'assessore alla Manutenzione stradale Agostino Nuzzolo ha disposto un sopralluogo urgente per ricostruire le modalità dell'incidente avvenuto a Posillipo alla signora Alba Paulet, in coma dopo essere inciampata in un avvallamento nel manto stradale di salita del Casale a Posillipo. L'assessore ha espresso ai familiari della signora il più vivo rammarico dell'Amministrazione
di Stella Gervasio
Un urgente sopralluogo da parte dei tecnici, per ricostruire le modalità dell'incidente avvenuto a Posillipo alla signora Alba Paulet, è stato disposto dall'assessore alla Manutenzione stradale Agostino Nuzzolo che ha espresso ai familiari della signora il più vivo rammarico dell'Amministrazione per l'accaduto. Mentre i servizi competenti sono al lavoro per fare luce sull'episodio, che si è verificato in una strada di competenza della I Municipalità, l'assessore ha ricordato che, per migliorare la manutenzione stradale, il bilancio in corso di approvazione in Consiglio Comunale, prevede un aumento di circa il 30% rispetto al 2008 dei fondi. E' stato, inoltre, previsto un maggior coinvolgimento delle Municipalità, alle quali sono stati assegnati complessivamente circa 4 milioni di euro a fronte di un 1 milione destinato all'Amministrazione centrale. "Per la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della rete stradale - ha osservato l'assessore - sono in fase di completamento i progetti pari a circa 15 milioni finanziati dall'assessorato ai Trasporti della Regione Campania, per accelerare la spesa dei quali si utilizzeranno i poteri commissariali. Ulteriori 5 milioni sono stati destinati dal bilancio comunale alle Municipalità. Infine, sono in fase di partenza i lavori di manutenzione straordinaria, con fondi già disponibili, su alcuni importanti arterie quali: Via Marina, via Galileo Ferraris, via Matteo Renato Imbriani e via Caracciolo. Nel corso di quest'anno, quindi, la situazione della pavimentazione stradale in città avrà un notevole miglioramento"

Sulla strada – News dalla rete
Incidenti stradali: morto 15enne, arrestato automobilista Accusato di fuga e poi di essere tornato fingendo furto auto
REGGIO EMILIA, 20 APR - Un romeno di 38 anni e' stato arrestato per omicidio colposo dopo un incidente stradale nel reggiano in cui e' morto un quindicenne. L' uomo - Nicolaie Prisecariu - si proclama innocente ma la polizia stradale sospetta che, dopo avere provocato lo scontro ieri pomeriggio a Poviglio, sia fuggito abbandonando i feriti e la propria vettura e poi sia tornato poco dopo in bicicletta, fingendo che qualcuno gli avesse rubato l'auto. La vittima si chiamava Simone Azzato, frequentava l'Istituto per ragionieri e giocava a calcio tra gli allievi della Povigliese.

Fonte della notizia: ANSA
"C'era lui al volante"
Di Stefano Bondavalli
Guidava ubriaco Nicolaie Prisecariu. Lo hanno capito subito gli agenti della polizia stradale di Guastalla, anche se lui, rumeno di 39 anni residente a Brescello, ha rifiutato di sottoporsi all'alcol test. Non solo: ha negato, e ha continuato a farlo, di essere lui al volante della Sharan che ieri pomeriggio, intorno alle 17.15, in via Romana, la strada principale di Poviglio, si è scontrata con un'utilitaria sulla quale viaggiavano Simone Azzato, 15 anni, morto sul colpo, la madre Antonella Parente, di 41 anni, e il papà Giuseppe, di 50, tutti residenti a Meletole di Castelnovo Sotto. Un urto violentissimo, che non ha lasciato scampo a Simone e nel quale sono rimasti feriti i suoi genitori, la donna in modo grave. Nicolaie Prisecariu ha raccontato ai poliziotti che l'auto gli era stata rubata poco prima dell'incidente e di essere accorso perchè era stato avvertito dello schianto dalla sua assicurazione, visto che sulla vettura c'era una scatola nera. Una versione ripetuta più volte, ma alla quale gli inquirenti non hanno creduto, anche perchè il rumeno era visibilmente ubriaco. E a inchiodarlo molti testimoni che lo hanno riconosciuto alla guida dell'auto. Fino a tardi l'uomo è stato trattenuto in caserma a Guastalla, mentre gli agenti della polizia scientifica hanno effettuato tutti gli accertamenti. Alla fine, poco prima di mezzanotte, il sostituto procuratore Katia Marino, che coordina le indagini degli uomini di Renato Bulgarini, comandante della stradale di Guastalla, ne ha disposto l'arresto. Nicolaie Prisecariu dovrà rispondere di omicidio colposo e guida in stato d'ebbrezza. Intanto la morte di Simone ha lasciato tutti nello sconforto. Oltre ai genitori, il giovane lascia anche un fratello di 18 anni, Dario.

Fonte della notizia: telereggio.it
22 anni muore a Campagna in un incidente stradale
di Massimiliano Lanzotto
CAMPAGNA. Schianto mortale nella notte tra sabato e domenica. Una ragazza di 22 anni ha perso la vita. L´auto sulla quale viaggiava insieme al fidanzato, si è fracassata contro un palo dell´Enel. Piera Amideo, commessa, era a bordo della Mercedes Smart guidata dal suo ragazzo, M. M., ventuno anni, di Eboli. Stavano viaggiando sulla Provinciale 38 in direzione dello svincolo dell´A3. L´incidente è avvenuto in localitá Galdo, all´altezza del civico 261. Era circa l´una del mattino. Probabilmente il ragazzo procedeva a velocitá elevata. Stavano facendo rientro presso l´abitazione della ragazza morta nel pauroso incidente stradale. I due fidanzati avevano passato una serata insieme con amici. Piera Amideo viveva in localitá Varano, sulla strada statale 91. Lì era diretta la Mercedes Smart prima di finire la sua corsa contro il palo. L´incidente mortale è avvenuto in un punto pericolosissimo della Provinciale 38. In quel punto della strada che collega la frazione Quadrivio allo svincolo dell´A3, si sono verificati in passato altri incidenti stradali con persone che hanno perso la vita. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Eboli, diretta dal maggiore Nobile Risi, l´auto guidata da M.M. procedeva nel senso di marcia Quadrivio-A3. Forse a causa della forte velocitá, immediatamente dopo una curva, il conducente ha perso il controllo della piccola autovettura. La corsa irregolare del veicolo si è fermata contro un palo in cemento della societá elettrica, posto a poca distanza dalla linea di demarcazione della strada sul ciglio destro rispetto al senso di marcia. La giovane commessa era ancora viva all´arrivo dei soccorritori. Poco più tardi, all´ospedale "Maria Santissima dell´Addolorata" di Eboli, a causa dei numerosi traumi rimediati nell´impatto, moriva Piera Amideo. Allo stesso ospedale è stato trasferito il fidanzato, M. M., che ha riportato ferite molto lievi, giudicate dai medici guaribili in dieci giorni. Sul luogo dell´incidente, invece, si sono portati i carabinieri che hanno proceduto al rilievo del sinistro. I segni lasciati dall´auto, lasciando intendere che la Smart procedeva a velocitá sostenuta. Gli elementi raccolti dai militari dell´Arma saranno posti all´esame dei periti. L´auto è stata sottoposta a sequestro. I carabinieri hanno inviato una prima informativa alla magistratura che procede nei confronti di M.M., fidanzato della vittima, per l´ipotesi di reato di omicidio colposo. La salma della giovane ventiduenne è stata liberata nella mattina di ieri, dopo l´esame esterno eseguito dal medico legale. Nella giornata di oggi dovrebbero tenersi i funerali. Una tragedia che ripropone il gravissimo problemi delle stragi del sabato sera. Oltre a condizioni di guida spesso ai limiti, si aggiunge una viabilitá pessima.

Fonte della notizia: positanonews.it
Incidenti stradali: finisce fuori strada, muore 63enne
Chiavari (Genova), 20 apr. - Perde il controllo del proprio fuoristrada e, dopo un volo di alcune decine di metri, muore. E' accaduto nell'entroterra del Levante ligure. L'incidente e' avvenuto in localita' Cichero, alle spalle di Chiavari. A nulla e' valso l'intervento dei medici del 118 e dei vigili del fuoco. La vittima e' un sessantatreenne residente nel Tigullio.

Fonte della notizia: AGI
Rimini: investito da un'auto, grave ucraino 25enne
RIMINI - Un ucraino di 25 anni residente a Rimini, F.M., si trova ricoverato in prognosi riservata all'ospedale ‘Infermi' per le gravi lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto nella tarda serata di domenica in via Melucci a Rimini. Il giovane stava attraversando l'arteria al di fuori delle strisce pedonali quando è stato colpito da una Citroen C1, sulla quale viaggiava un pensionato riminese di 81 anni, G.S., con direzione di marcia Pesaro-Ravenna.
Il giovane investito indossava un vestito scuro. Un particolar significativo per la ricostruzione della dinamica del sinistro affidata agli agenti della Polizia Stradale di Riccione, giunti sul posto per i rilievi di legge. La visibilità, inoltre, era limitata dalla pioggia che stava cadendo in quel momento. Il conducente, sottoposto all'alcol-test, è risultato negativo. Sul posto anche i sanitari del ‘118'.

Fonte della notizia: romagnaoggi.it
Incidente: test negativi, Nicolò Bosio sta un po' meglio
di Carlo Alessi
Proseguono le indagini dei Carabinieri di Bordighera, coordinati dal Capitano Gennaro Micillo, sull’incidente della notte tra venerdì e ieri, che ha visto il grave ferimento del 17enne Nicolò Bosio, giocatore del Ventimiglia Calcio e figlio del noto e stimato avvocato Marco.
I Carabinieri hanno ascoltato Simone Rabbione, il 19enne che era alla guida della Mini Cooper nera, ma il giovane non ricorda molto. I medici dell’ospedale di Bordighera, su disposizione dei Carabinieri, hanno eseguito le analisi su eventuali presenze di alcol e droghe nel sangue del conducente (test obbligatori in questo caso) che sono risultati negativi. Si avvalora, quindi, l’ipotesi di un malore o di un colpo di sonno per il 19enne che, nelle prossime ore, verrà riascoltato, visto che non si trova in gravi condizioni, ricoverato all’ospedale della città delle palme. Pur rimanendo in prognosi riservata, c’è qualche buona notizia per Nicolò Bosio, ricoverato nel reparto di rianimazione del ‘Santa Corona’ di Pietra Ligure, dopo l’operazione andata a buon fine ieri. Il 17enne è in coma farmacologico, dopo il forte trauma cranico subito a seguito dell’incidente stradale. L’auto dove viaggiavano i due è finita fuori strada ed ha colpito violentemente il pilastrino dell’ingresso di un residence. La macchina si è letteralmente accartocciata con all’interno i due giovani e, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Ventimiglia, i Carabinieri e la locale Croce Rossa. I pompieri del distaccamento frontaliero hanno dovuto lavorare diversi minuti per liberare il 17enne dalle lamiere mentre più agevole è stato estrarre il 19enne che era alla guida. I militari non hanno trovato segni di frenata.

Fonte della notizia: sanremonews.it
Incidenti stradali: tir si ribalta, chiusa A19 a Enna
Enna, 20 apr. - Chiusa per un incidente l'autostrada A19 nei pressi di Enna. All'alba in tir che procedeva sulla corsia Palermo-Catania si e' ribaltato e posto di traverso sulla carreggiata. Il conducente e' rimasto praticamente illeso, ma per rimuovere il mezzo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e il personale Anas. Non si segnalano gravi disagi alla circolazione, anche se ci sono rallentamenti, perche' il Tir si è ribaltato tra gli svincoli in entrata e uscita di Enna sui quali viene deviato il traffico.

Fonte della notizia: AGI
Incidenti, vittime in calo: ma crescono i rischi per i pedoni
La morte del motociclistra il lunedì dell'Angelo, nell'incidente a Cologno al Serio, ha portato a 23 il numero delle vittime della strada in Bergamasca e lungo la A4 (nell'intero tratto Milano-Bergamo-Brescia) dall'inizio dell'anno.
La tragedia di Pasquetta, tuttavia, ripropone - al di là dei temi generali sulla sicurezza stradale - soprattutto il dramma dei motociclisti che perdono la vita negli incidenti stradali. Un dramma che si fa particolarmente acuto con l'arrivo della bella stagione quando le due ruote diventano il mezzo di trasporto preferito per molte fasce di cittadini e, in particolare, per i giovani. Quest'anno sono già sette le persone che sono morte in sella a una motocicletta contro le nove dello scorso anno, ma solo apparentemente si è registrata una contrazione del numero delle vittime. Ma cresce il numero delle vittime tra i pedoni: il capitolo pedoni ha fatto registrare un aumento del 15%; sono infatti 8 quelli che, dall'inizio dell'anno, hanno perso la vita sulle strade di casa nostra. Tranne in un caso - un giovane di 26 anni - la maggior parte aveva più di 51 anni. Per quanto riguarda l'età, questo primo scorcio del 2009 fa segnare una svolta rispetto al trend generale che vedeva soprattutto i giovani perdere la vita negli incidenti stradali.

Fonte della notizia: ecodibergamo.it
Sicurezza stradale: firmato protocollo Provincia Roma-ANIA
20 APR - Corsi per la guida del ciclomotore, 70 mila cd distribuiti nelle scuole per prepararsi a conseguire gratuitamente il 'patentino', la fornitura delle cosiddette 'scatole rosa' (dispositivi satellitari studiati per favorire la sicurezza delle donne al volante), corsi di formazione per autotrasportatori e una campagna di fronte alle discoteche contro i pericoli della guida in stato alterato. Sono le iniziative che prenderanno vita grazie al protocollo siglato oggi dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e dal presidente della fondazione Ania Sandro Salvati nell'istituto Leonardo da Vinci. ''Quella di oggi - ha spiegato Zingaretti - e' una vera mobilitazione per la sicurezza, perche' per dire basta alle morti sulla strada non c'e' un sistema unico: se tutti facciamo qualcosa, allora ci saranno davvero meno vittime. Ecco perche' presentiamo il protocollo in una scuola, la sicurezza dev'essere una scelta di vita''. Secondo Salvati, ''solo facendo sistema con le istituzioni si possono raggiungere risultati soddisfacenti e salvare numerose vite''. All'incontro era presente l'attore Enrico Brignano, che ha raccontato come ''nei suoi 43 anni abbia visto morire almeno 5 amici in un incidente stradale''.

Fonte della notizia: ANSA

lunedì 13 aprile 2009

Fratelli gemelli, un tragico destino muoiono in moto a distanza di 7 mesi

VARESE - Fratelli gemelli. Stessa moto, stessa strada, stesso tragico destino. E' stata una Pasqua drammatica per la famiglia Palomba di Cuveglio, in provincia di Varese, che a distanza di pochi mesi ha perso due figli gemelli, in due diversi incidenti stradali, ma con una dinamica quasi identica.

Ieri sera Manuel Palomba, 25 anni, è uscito di strada con la sua Kawasaki Z750, sulla vecchia arteria tra Brenta e Casalzuigno. A qualche centinaio di metri di distanza, la sera dell'11 settembre scorso si era schiantato, sempre in moto il fratello gemello Alex. Due dinamiche differenti ma con un'unica conseguenza.

Manuel percorreva un tratto rettilineo. Seduta dietro di lui, un'amica ventenne. Per cause ancora da accertare, è uscito di strada. Non vi sarebbero altri veicoli coinvolti. La ragazza ha riportato una frattura a una gamba, escoriazioni alla schiena e varie contusioni ed è ricoverata all'ospedale di Cittiglio. Manuel, invece, è apparso subito in condizioni disperate ai soccorritori del 118 ed è deceduto al Pronto soccorso dello stesso ospedale.

Il fratello gemello, Alex, sette mesi fa, anche lui in sella a una Kawasaki 750, si era scontrato frontalmente con un'auto mentre viaggiava sulla stessa Statale 394, nei pressi della strada che porta a Villa Bozzolo. Per il ragazzo nulla da fare. Era deceduto sul colpo.

(13 aprile 2009)da www.repubblica.it

mercoledì 8 aprile 2009

Sicurezza stradale: diminuiscono gli incidenti e le vittime del fine settimana

Prosegue l’impegno del Governo per contrastare gli incidenti stradali e soprattutto il fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Con le recenti modifiche legislative, l’aumento dei controlli antialcol, delle sostanze stupefacenti e le campagne di comunicazione, si stanno registrando i primi risultati positivi.

Dai dati del Ministero dell’Interno, presentati dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, il 3 aprile 2009, facendo un raffronto tra l’anno 2007 e l’anno 2008 si evidenzia che il numero complessivo degli incidenti nei fine settimana è diminuito del 9,4%. È anche diminuito il numero delle persone decedute nel corso del 2008: sono, infatti, 113 i morti in meno rispetto al 2007.

Ancor più significativa ed apprezzabile è la riduzione del numero dei decessi dei giovani (cioè delle persone di età inferiore ai 30 anni). In questo caso sono stati registrati 104 morti in meno nel 2008 rispetto al 2007 (- 15% ).

Leggera diminuzione anche della percentuale delle vittime con età inferiore ai 30 anni, negli incidenti stradali del fine settimana, rispetto al totale dei morti: 41 % nel 2007, 37 % nel 2008.

Si registra un andamento positivo anche per il numero dei feriti, passato da 47.620 (nel 2007) a 43.213 (nel 2008), con una diminuzione pari al 9,2% .

Per quanto riguarda il numero degli incidenti mortali notturni (vale a dire dalle ore 22 alle 6), si riscontra una diminuzione del 12,1%, passando da 497 a 437 incidenti; e per quanto riguarda il dato relativo alle vittime negli incidenti notturni del fine settimana, una diminuzione del 12,7%, passando da 583 a 509 persone decedute.

mercoledì 1 aprile 2009

Ecco in anteprima le novità del DL che dovrebbero modificare il Codice della Strada

La domanda che si pongono molti addetti ai lavori con la divisa e il mondo della comunicazione è sempre la solita. Ma cosa contiene nel dettaglio il DL? Per ora tutto è avvolto nel più totale mistero, ma dalle prime indiscrezioni si sa che ci sarò un limite ancora più basso per il tasso alcolemico, sanzioni più dure per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, minore possibilità di fare ricorsi contro le contravvenzioni e maggiore severità nel ridare i punti della patente persi. Sale a sei mesi dagli attuali tre - per esempio - il minimo di arresto per chi guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro o sotto l'effetto di droga. Ma è anche prevista l'introduzione del tasso alcolemico zero, un divieto assoluto di bere alcolici per chi ha meno di 21 anni e per chi è alla guida per lavoro (autisti, autotrasportatori). E noi dell’Asaps insistiamo perché il valore zero valga anche per i recidivi alla guida in stato di ebbrezza.
Come alternativa al carcere, per le pene detentive stabilite dal codice della strada, è previsto l'affidamento ai servizi sociali per attività ''preferibilmente nel campo dell' assistenza alle vittime della strada e alle loro famiglie''. Accanto a una maggiore severità anche nella ''tabella'' delle infrazioni che fanno perdere punti della patente, il testo prevede l'introduzione di multe più alte anche per l'eccesso di velocita': per esempio, un aumento da 370 a 500 euro delle sanzioni minime per chi supera il limiti di oltre 40 kmh e meno di 60 kmh, e da 1.458 a 2.000 euro delle sanzioni massime.
Con in aggiunta la sospensione della patente da tre a sei mesi. può inoltre arrivare fino a 3.200 euro l'aumento previsto per la multa massima per chi supera i limiti di oltre 60 kmh. Prevista anche più severità nei limiti per i principianti alla guida: nel primo anno dal conseguimento della patente B il testo prevede il divieto di superare i 90 kmh in autostrada (il limite attuale è 100) ed i 70 Kmh per le strade extraurbane principali (oggi 90). Mentre sale da 50 a 55Kw/t la potenza massima delle autovetture che potranno guidare i neopatentati. Nel testo c'é forte attenzione ai giovani, con la novità della possibilità di una sorta di foglio rosa a 17 anni: la cosiddetta ''guida accompagnata'' per fare esperienza prima dei 18 anni, che ha portato buoni risultati all'estero.
Nuove regole anche per le autoscuole, con criteri più severi soprattutto nella formazione degli istruttori. E per le lezioni di guida il testo prevede, per esempio, esercitazioni obbligatorie in autostrada o strade extraurbane, e anche di notte, con un istruttore qualificato. Potrebbe essere inserito anche l'obbligo dell'esame di teoria prima del foglio rosa. Più severità anche nelle revisioni della patente.
Tra le possibili novità, anche l'introduzione sperimentale della ''scatola nera'', con dispositivi elettronici che possono servire a ricostruire la condotta di guida o la dinamica di incidenti. Il testo prevede anche, tra molte altre modifiche, il rafforzamento di progetti di educazione stradale, e nuovi criteri di ripartizione dei proventi delle multe per destinarli a interventi per la sicurezza stradale (come l'ammodernamento della segnaletica) o per rafforzare le dotazioni delle forze dell'ordine (a partire dall'acquisto di auto).
Sul testo che il ministro Matteoli intende recepire in un decreto c'é già una sostanziale unanimità in Commissione Trasporti sulle proposte principali.

Leggi il testo integrale della bozza del decreto

La scheda delle nuove sanzioni

da www.asaps.it
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