martedì 19 novembre 2013

MOTO E BAMBINI

Il trasporto dei bambini sui motoveicoli è regolato dall'art. 170 del Codice della Strada. La legge prevede il divieto assoluto di trasportare minori di 5 anni sui veicoli a due ruote. Per quelli di età superiore stabilisce invece unicamente il principio che la loro corporatura deve essere tale da permettere loro di stare seduti in modo stabile ed equilibrato, nella posizione determinata dalle apposite attrezzature del veicolo. Equipaggiamento Il trasporto di un bambino su un motoveicolo impone l'uso di un casco di misura adeguata. In commercio si trovano allora caschi di misure particolarmente piccole, a partire dalla 48 o dalla XXXS. Stesso discorso per la giacca tecnica, i guanti e la protezione della spina dorsale. Tutti accessori indispensabili per la sicurezza dei bambini. Utili anche le scarpe da moto (con protezioni sui punti delicati di piedi e caviglie) e i pantaloni tecnici. Chi fosse interessato al seggiolino (non obbligatorio), trova in commercio sia il modello della GIVI che quello tedesco della Stamatakis. Sanzioni Chi trasporta su un motoveicolo un bambino di età inferiore ai 5 anni rischia una sanzione da 160 a 641 euro. Chi invece trasporta un bambino di corporatura non sufficientemente sviluppata per toccare le pedane con i piedi, o lo mette in piedi sulla pedana centrale dello scooter, rischia una sanzione da 80 a 323 euro.

Codice della strada: multe basate su potenza del mezzo

"Vogliamo introdurre un principio di proporzionalità al meccanismo delle multe stradali. E' questa la ragione alla base della nostra proposta di legge che, in ragione delle difficoltà relativamente all'incrocio di dati tra amministrazioni e dell'ampiezza del fenomeno dell' evasione ed elusione fiscale, si intende fondata su un parametro induttivo della condizione economica: la potenza del veicolo guidato". Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Trasporti motivano la decisione di depositare la proposta di Legge, a prima firma Michele Dell'Orco, che intende introdurre all'interno del codice della strada il principio di proporzionalità delle multe. "Oggi la funzione primaria delle sanzioni stradali - dichiara Dell'Orco -, costituire un deterrente alle infrazioni stradali rendendo la circolazione più agevole e sicura, non riesce più ad avere un'adeguata efficacia. Tutto questo a fronte del fatto, però, che ogni anno vengono staccate circa 14 milioni di multe: 1600 ogni ora. La maggior parte di queste restano inevase, lasciando buchi milionari nei bilanci delle amministrazioni per le quali questo strumento ormai costituisce semplicemente un modo per fare cassa. Si tratta di una forma di 'rastrellamento' che non tiene in alcun conto le distanze economiche tra cittadino e cittadino. Per alcune persone infatti una multa rappresenta un salasso, per altre costituisce poco più di un fastidio. Il risultato - spiega Dell'Orco- è che il meccanismo sanzionatorio, così come previsto attualmente dal codice della strada, non è dissuasivo allo stesso modo per tutti, perché la sanzione comminata per una stessa infrazione, in proporzione, rappresenterà una pena maggiore per un soggetto con un reddito basso rispetto a uno dal reddito più elevato". "La soluzione a questa distorsione del sistema c'è - affermano i membri della commissione Trasporti - , ed è già adottata efficacemente in diversi paesi: pagare la multa proporzionalmente alla propria capacità contributiva. Il parametro della condizione economica basata sulla potenza del veicolo guidato è in linea con il principio già adottato per il bollo auto 'più il mezzo è potente, più paghi'". La potenza del motore incide sul costo di base del veicolo e, dunque, può essere considerato indicativamente un elemento valido per fornire un'indicazione sulle capacità economiche del suo proprietario".

Aci Nuovo Codice della strada entro il 2014

Approvazione del nuovo Codice della strada entro il 2014. È quanto ha chiesto l'Automobile Club d'Italia a Governo e Parlamento durante la prima giornata della 68a Conferenza del Traffico e della circolazione organizzata a Roma con il patrocinio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Codice della strada: come pagare le sanzioni ridotte del 30 per cento

Dal 21 agosto è possibile pagare le sanzioni amministrative, per molte violazioni del Codice della Strada, con la riduzione del 30 per cento, norma introdotta dalla legge numero 194 pubblicata oggi sulla Gazzetta ufficiale. In sostanza, escluse alcune ipotesi particolarmente gravi, per le inosservanze alle norme del Codice della strada per le quali è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria, il trasgressore può pagare la multa con la riduzione del 30 per cento sulla somma minima prevista per quella violazione, se il pagamento è effettuato entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica del verbale. Sono ammessi al beneficio anche coloro che possono ancora effettuare il pagamento in misura agevolata alla data di entrata in vigore della legge purché non siano trascorsi cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica. Lo sconto del 30 per cento non si applica, ad esempio, a tutte quelle infrazioni per cui è prevista anche la confisca del veicolo o la sospensione della patente di guida. In ogni caso sul verbale sarà chiaramente indicato se il pagamento scontato è previsto e l'importo che dovrà essere versato. Per i verbali redatti dalla Polizia stradale il pagamento potrà essere effettuato in contanti presso l'ufficio indicato nel documento di contestazione, con versamento sul conto corrente postale intestato al medesimo ufficio di polizia ovvero mediante pagamento online tramite il portale www.poste.it; non può invece essere effettuato nelle mani del poliziotto, almeno fino a quando non sarà in possesso di idonea apparecchiatura, salvo i casi previsti per i conducenti di veicoli immatricolati all'estero e per alcuni autisti professionali. Chi invece intende proporre ricorso, al prefetto o al giudice di pace, non deve effettuare il pagamento della sanzione. Il termine di 5 giorni decorre dal giorno successivo la contestazione su strada o dalla notifica del verbale. Particolare attenzione infatti dovrà essere posta nei casi di notifica successiva all'infrazione in quanto il termine di decorrenza dei 5 giorni varia a secondo delle modalità adottate. Nella pagina dedicata potrete trovare maggiori informazioni sia sulle violazioni che rientrano nella riduzione sia dei conti correnti di ogni sezione di polizia stradale.