venerdì 31 ottobre 2008

I CONSIGLI DI ASAPS PER LA GUIDA CON LA PIOGGIA E IN CONDIZIONI DI FORTE MALTEMPO

- La pioggia è solitamente un evento previsto. E’ opportuno per chi deve affrontare un viaggio ascoltare le previsioni del tempo, in particolare per le zone verso le quali ci si dirige. E’ inoltre consigliato ascoltare le stazioni radio in FM che forniscono informazioni in tempo reale sullo stato del traffico e delle strade.

- Con strada bagnata e pioggia, raddoppiare la normale distanza di sicurezza dai veicoli che ci precedono.

- Diminuire la velocità, moderandola particolarmente in presenza di tratti di strada in cui l’acqua ristagna.

- Attenzione al rischio di aquaplaning, sempre possibile quando il livello dell’acqua sull’asfalto è pari o superiore a 1 cm.

- Ricordare che in caso di pioggia il limite di velocità in autostrada si abbassa a 110 Km/h.

- Fare particolare attenzione alle buche sull’asfalto, la forte pioggia tende a riempirle e non ci si rende conto della loro profondità, con rischi notevoli per la guida e possibili e gravi danni alle ruote.

- Porre attenzione alla tipologia di asfalto nel tratto percorso. Fare particolare attenzione quando si interrompe un tratto di asfalto drenante e inizia un tratto ad asfalto normale. L’aderenza della vettura cambia sensibilmente e aumenta il rischio di aquaplaning.

- Usare un sistema di guida morbida, con frenate e accelerazioni dolci e progressive.

- In caso di forti raffiche di vento tenere saldo il volante con entrambe le mani e attivare marce più basse se le condizioni sono tali da sentire lo spostamento della vettura.

- Tenere i tergicristalli puliti ed efficienti.

- Controllare lo stato e la pressione dei pneumatici con attenzione.

- In caso di appannamento del parabrezza e dei vetri laterali, azionare la ventola dell’aria e l’aria condizionata nell’apposita funzione antiappannamento, come da istruzioni per ogni modello di auto.

- In condizioni particolarmente avverse e in presenza di rischi di allagamento tenere a portata di mano il giubbotto retroriflettente, da indossare velocemente in caso si debba scendere dal veicolo, tenere a portata di mano anche il triangolo di segnalamento.

- Tenere sempre le luci accese e in caso di rallentamento attivare le 4 luci intermittenti.

- In caso di allagamento con alto livello dell’acqua tenere sigillati sportelli e finestrini e in caso di spegnimento del motore e blocco in zona allagata attivare subito col cellulare il numero di soccorso pubblico 113 o il 115 dei pompieri.

- Ricordare che i rischi già elevati in caso di pioggia battente per una vettura, si elevano di molto quando circolano motocicli, ciclomotori e velocipedi.

da www.asaps.it

lunedì 20 ottobre 2008

Francia, 500 nuovi radar automatici in arrivo per il 2009: misureranno velocità, rileveranno distanza di sicurezza ed infrazioni semaforiche

(ASAPS) PARIGI, 14 ottobre 2008 – I risultati francesi, sul fronte della sicurezza stradale, sono davvero lusinghieri. Merito dell’impegno costante di tutti gli attori deputati al conseguimento degli obiettivi che il paese si è dato, ma anche della capacità di interpretare prontamente i segnali pervenuti dalla strada. In Francia, infatti, i dati sulla sinistrosità stradale arrivano in tempo reale ed hanno per esempio consentito, nel 2008, di agire nel breve volgere di una o due settimane. Così, tanto per non sbagliare, il governo ha deciso di piazzare 500 nuovi radar nel 2009: in Francia, il temutissimo CSA (contrôle-sancion automatisé) è attivo dal 2002 e da allora la velocità media è scesa continuamente, così come la mortalità, segno che, come sostiene l’Asaps da sempre, al decremento della lancetta sul tachimetro segue sempre un calo del rischio. I nuovi radar controlleranno la velocità ma anche il rispetto dei semafori e della distanza di sicurezza, senza i legittimi sospetti che in Italia hanno costretto le Fiamme Gialle ad approfondire la questione e, alla fine purtroppo, denunciare chi, della sicurezza stradale, ha fatto scempio. Oltralpe, è bene che si sappia, i proventi delle multe finiscono tutti nel solito posto: nelle casse del dipartimento interministeriale della sicurezza stradale. Dunque, la ricchezza di un comune è ancora data dalla sua produttività e non dal tipo di arteria che l’attraversa. Pensate che i T-Red, in Francia, sono divenuti operativi solo nel 2006, dopo una lunga sperimentazione che ha avuto luogo nella capitale. I radar che rilevano la distanza di sicurezza, invece, sono stati sperimentati nei tunnel dell’autostrada Bianca, in Savoia, ed oggi funzionano a pieno ritmo nei trafori del Monte Bianco ed in quello del Frejus. Da noi invece non sono ancora omologati. (ASAPS)

premio alla scadenza – Sospensione della garanzia assicurativa – Mancato pagamento della prima rata – Non opponibilità della sospensione garanzia

(Cass. Civ., Sez. III, 8 novembre 2007, n. 23313)


In caso di mancato pagamento della prima rata del premio assicurativo in caso di sinistro è tenuta comunque a risarcire il danno nei confronti del danneggiato – diversamente da quanto avviene in caso di mancato pagamento delle successive rate di premio nel corso del rapporto – potendo poi rivalersi nei confronti dell’assicurato moroso. In entrambi i casi la copertura assicurativa resta sospesa, ma in caso di mancato pagamento della prima rata tale sospensione non è opponibile al danneggiato.

premio alla scadenza – Sospensione della garanzia assicurativa – Mancato pagamento della prima rata – Non opponibilità della sospensione garanzia

(Cass. Civ., Sez. III, 8 novembre 2007, n. 23313)


In caso di mancato pagamento della prima rata del premio assicurativo in caso di sinistro è tenuta comunque a risarcire il danno nei confronti del danneggiato – diversamente da quanto avviene in caso di mancato pagamento delle successive rate di premio nel corso del rapporto – potendo poi rivalersi nei confronti dell’assicurato moroso. In entrambi i casi la copertura assicurativa resta sospesa, ma in caso di mancato pagamento della prima rata tale sospensione non è opponibile al danneggiato.

Tutor: Ma i motociclisti la fanno veramente franca?

Spett. Redazione

mi sono abbonato a "Il Centauro" l'inverno scorso e ho apprezzato molto i suoi contenuti.
Mi rivolgo a voi per raccontarvi un fatto che desidererei voi segnalaste alle autorità e agli organi competenti (Polizia stradale, Società che gestisce l'Autostrada Bologna Padova, ecc.).
Domenica scorsa, 28 Settembre, tarda mattinata, percorrevo con il mio camper l'Autostrada A13 in direzione Padova-Bologna. Per quasi tutto il tratto da Padova a Bologna vi è il controllo della velocità con il sistema Tutor. Fissati a dei portali in struttura di acciaio e al centro di ciascuna corsia (marcia normale e sorpasso) sono fissati i sensori e le telecamere di controllo e registrazione dei veicoli e delle rispettive velocità. Io procedevo sui 120 km/h e sono stato più volte sorpassato da motociclisti che procedevano a velocità molto elevata, sicuramente a non meno di 180 km/h. Ho più di una volta notato che in prossimità dei portali con i sensori, praticamente senza rallentare, i motociclisti si portavano sul ciglio destro estremo della corsia di emergenza, quasi a sfiorare l'erba della banchina. Stupito della sfrontatezza, come se sfidassero ad essere colti in fallo, osservando bene la disposizione dei sensori e le telecamere e ragionando sulla cosa con mia moglie, ho osservato che in effetti la corsia d'emergenza non è
controllata da alcun sensore o telecamera, che invece, come dicevo prima, sono poste al centro delle due corsie di marcia normale e sorpasso. Ho notato che il filo estremo destro della corsia di emergenza, dove passavano le moto, è molto lontano dai sensori della corsia di marcia normale, per cui, molto probabilmente, è il sistema con cui quei motociclisti la facevano franca.
Che cosa ne pensate?? Mi piacerebbe avere una vostra risposta, ma per favore, rispondetemi per E.mail: non pubblicate la mia lettera nelle pagine dei lettori, perché, se la mia osservazione fosse giusta, non vorrei che qualche altro motociclista imparasse il trucco!!

Grazie e cordiali saluti
Ing. Giovanni Bianchi Anderloni
Massarosa (LU)

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Gentile Ing. Anderloni,
le sue osservazioni su una possibile falla nell'efficientissimo sistema Tutor che, ricordo, sta dando risultati veramente eccellenti per la sicurezza stradale, non sono prive di fondamento. Anzi.
Tuttavia le posso assicurare che il sistema di controllo dei passaggi sotto i portali da parte dei veicoli a due ruote è all'attenzione della Società Autostrade e della Polizia Stradale. Le anticipo che si sta gradualmente predisponendo un sistema di osservazione - definito Minosse - che registra i passaggi delle moto sulla corsia di emergenza, facendo scattare le relative ancora più pesanti sanzioni per questo tipo di violazione.

Il problema da lei segnalato è stato evidenziato anche da un giornale sportivo nei giorni scorsi.
Il nostro è un Paese che fatica molto ad accettare le regole, nel quale si studia sempre il modo di farla franca. Credo che sia una questione di tempo e poi anche questo sistema furbesco verrà annullato con il supporto di ulteriori affinamenti della tecnica. Allora scatterà la ricerca di un altro trucco per aggirare il Tutor.
Però la cura migliore, gentile Ing. Anderloni, sarà il susseguirsi quasi costante dei tratti monitorati da Tutor. Mi spiego. Se ad ogni portale i motociclisti (mi riferisco a quelli che fanno i furbi), intenderanno fare quella particolare manovra di rallentamento e di passaggio al limite dell'asfalto credo che si stuferanno presto, perché da Rimini a Milano, per fare un esempio, dovranno fare questa sorta di pericolosa gincana per decine di volte. Alla fine impiegheranno più tempo che se rispettassero i 130 km/h, inoltre rischieranno incidenti e ulteriori "innovativi", verbali.
Mi creda questa "moda" è destinata a passare e presto.
Cordiali saluti.

Giordano Biserni
Presidente Asaps


P.S. Possiamo tranquillamente pubblicare anche la sua mail con la mia risposta, tanto il trucco è conosciutissimo, lo può verificare visitando i blog dei dueruotisti.


dal sito www.asaps.it

sabato 4 ottobre 2008

Incidenti stradali e uso di alcool o stupefacenti

Ogni giorno nel mondo oltre 1000 giovani perdono la vita a causa di incidenti stradali. Nel nostro Paese i dati Istat evocano l'immagine di un'autentica strage, con oltre 5 mila morti e 300 mila feriti l'anno, ovvero più di 15 morti e 800 feriti al giorno.

Sulla strada avvengono meno dell'1,5% dei decessi annuali che si verificano globalmente in Italia, ma tra i 15 e i 24 anni questa proporzione sale oltre il 40%, costituendo in assoluto la prima causa di morte in questa fascia d'età.

Nel rapporto Youth and road safety in Europe del 2007, l'Oms Europa rileva che la grande maggioranza degli incidenti gravi e di quelli mortali sono dovuti ad una serie di comportamenti scorretti dell'uomo, principalmente riassumibili in: eccesso di velocità, guida distratta e pericolosa, mancato uso di casco o cinture di sicurezza, assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti. Un recente studio epidemiologico della Commissione Europea ha stimato che in Italia il 30% dei decessi per incidenti stradali, e il 50% degli incidenti non mortali, abbia una correlazione con l'uso di alcool. La guida in stato di ebbrezza ha causato, nel 2006, ben 4.107 incidenti stradali e le infrazioni accertate dalla Polizia Stradale nel 2006 per guida sotto l'influenza di alcool sono state 24.803.

L'alcool non è solo causa di incidenti stradali; ogni anno in Italia circa 40.000 morti sono causate, direttamente o indirettamente, dal consumo di alcool in relazione a: cirrosi epatica, tumori, suicidi, atti di violenza, infortuni in ambito lavorativo o domestico e naturalmente incidenti stradali.

Purtroppo, a dispetto di numerose campagne informative sugli effetti dell'abuso di alcool e di sostanze stupefacenti, non sembrano tuttora diffusamente comprese le conseguenze di tale comportamento sulla capacità di guida.

Qual è il significato del dosaggio alcolemico

Il dosaggio alcolemico esprime la concentrazione di alcool etilico nel sangue, e rappresenta un test semplice, rapido, e molto preciso; il dosaggio alcolemico viene usualmente espresso in grammi per litro di sangue (g/L), o, in modo equivalente, in milligrammi per decilitro (mg/dL); per intendersi, il limite legale per la guida è di 0.5 g/L o 50 mg/dL.

Il rischio di incidente stradale cresce vistosamente con il crescere dell'alcolemia: considerando pari ad "1" il rischio di chi guida in stato di sobrietà, il rischio cresce fino a "380" quando il tasso alcolemico è pari o superiore a 1,5 g/L: in pratica, l'incidente non è più solo molto probabile, ma addirittura quasi sicuro.

Anche con valori compresi tra 0,5 e 0,9 g/L il rischio è 11 volte superiore. Già assumendo un quantitativo di alcool che determina una alcolemia al di sotto del limite legale di 0,5 g/L, il rischio di incidente grave aumenta da 1 a 1,4.

Il grafico sottostante pone in evidenza la correlazione incrementale tra assunzione di alcool e probabilità di incidente.



È importante comprendere gli effetti del progressivo aumento delle concentrazioni di alcool nel sangue. Con valori pari a:

0,2 g/L: si manifesta un'iniziale tendenza a guidare in modo più rischioso, i riflessi sono leggermente disturbati e aumenta la tendenza ad agire in modo imprudente in virtù di una ridotta percezione del rischio
0,4 g/L: rallentano le capacità di vigilanza e elaborazione mentale; le percezioni e i movimenti o le manovre vengono eseguiti bruscamente con difficoltà di coordinazione
0,5 g/L (LIMITE LEGALE DI GUIDA): il campo visivo si riduce, prevalentemente a causa della riduzione della visione laterale; contemporaneamente si verifica la riduzione del 30-40% della capacità di percezione degli stimoli sonori, luminosi e uditivi e della conseguente capacità di reazione
0,6 g/L: i movimenti e gli ostacoli vengono percepiti con notevole ritardo e la facoltà visiva laterale è fortemente compromessa
0,7 g/L: i tempi di reazione sono fortemente compromessi; l'esecuzione dei normali movimenti attuati alle guida è priva di coordinamento, confusa e conduce sempre a gravi conseguenze
0,9 g/L: l'adattamento all'oscurità è compromesso, accompagnandosi alla compromissione della capacità di valutazione delle distanze, degli ingombri, delle traiettorie dei veicoli e delle percezioni visive simultanee
1 g/L: stato di ebbrezza franca e manifesta, caratterizzata da euforia e disturbi motori che rendono precario l'equilibrio. Manifestata e visibile è l'alterazione della capacità di attenzione, con livelli di capacità visiva minima e tempi di reazione assolutamente inadeguati e pericolosi per se stessi ed eventuali terzi. Maggior tendenza alla distrazione con riflessi inadeguati e sopiti. Lo stato di euforia rende il conducente in stato di ebbrezza estremamente pericoloso e imprevedibile; il comportamento alla guida si caratterizza attraverso sbandate volontarie dell'autovettura (o simile), guida al centro della strada o in senso contrario di marcia, con incapacità della valutazione della posizione del veicolo rispetto alla carreggiata. Le percezioni luminose intense possono essere la causa dominante della perdita completa di un controllo già precario provocando un accecamento transitorio a cui segue un recupero molto lento della visione.
> 1.5 g/L: lo stato di euforia viene sostituito da uno stato di confusione mentale e di totale perdita di lucidità, accompagnati da forte sonnolenza.
Quanto bisogna bere per raggiungere livelli di alcolemia pericolosi o illegali

Una concentrazione di 0,2 g/L si raggiunge, in un soggetto di circa 60 chili di peso, con l'ingestione a stomaco pieno di circa 12 grammi di alcool puro, corrispondenti al consumo di:

1 bicchiere da 125 millilitri di vino (11.5 gradi), oppure
1 lattina da 330 millilitri di birra (4,5 gradi), oppure
1 bicchierino da 40 millilitri di superalcolico (40 gradi)
In virtù delle differenze metaboliche e fisiologiche tra sesso maschile e femminile le donne sono più vulnerabili all'alcool e raggiungono livelli di alcolemia più elevati con quantità inferiori di alcool consumato e con una maggiore rapidità. 24 grammi di alcool (in base alle corrispondenze sopra indicate ) sono quindi spesso sufficienti per una donna a raggiungere il limite legale da non superare alla guida; per un uomo il limite si raggiunge in media con 36 grammi di alcool.

Se, in un certo arco di tempo (per esempio durante e dopo un pasto) si ingeriscono quantità successive di alcool, ogni curva di assorbimento ed eliminazione si aggiunge e si sovrappone a quella precedente, determinando effetti cumulativi. Oltre ai valori dell'alcolemia massima, entra in gioco la diversa sensibilità delle persone a quei valori, e soprattutto alla velocità con la quale essi aumentano.

Il tasso alcolemico raggiunto, inoltre, è influenzato da tutta una serie di variabili, tra le quali principalmente:

Tempo di assunzione: tanto più questo è breve tanto più alto sarrà il picco di alcolemia
Farmaci: molti (in particolare analgesici e tranquillanti) aumentano gli effetti negativi dell'alcol
Peso corporeo: a parità di quantità assunta, le persone che pesano di più tendono ad avere un maggiore spazio di diluizione dell'alcool assunto
Assunzione di cibo: ritarda l'assorbimento dell'alcool nel sangue. Mentre a stomaco vuoto il picco viene raggiunto dopo solo 15-20 minuti, a stomaco pieno può tardare fino a 30-60 minuti.
Gradazione alcolica: maggiore è la gradazione alcolica, più sono rapidi gli effetti negativi dell'alcool, a parità di tempo di ingestione. Inoltre l'anidride carbonica contenuta in alcune bevande alcoliche (es. vini spumanti ) aumenta la velocità di assorbimento dell'alcool
Malattie: varie patologie interferiscono con l'assorbimento e l'eliminazione dell'alcol; in particolare chi ha problemi di fegato tende ad avere un'alcolemia maggiore di una persona sana. Ciò non è dovuto a variazioni dell'assorbimento, ma dell'eliminazione, in quanto l'alcool è metabolizzato ed eliminato dal fegato.
Le alterazioni nelle funzioni psichiche e sensoriali, rilevanti per la guida, possono innescarsi a valori diversi da quelli mediamente indicati: ci sono persone che si ubriacano più facilmente di altre, e non sempre questa variabilità di reazioni dipende dall'abitudine o dall'assuefazione all'uso di alcolici.

Incidenti stradali e uso di stupefacenti

Ugualmente importante è la correlazione tra incidente stradale e assunzione di sostanze stupefacenti. L'uso di droghe è diventato un problema sociale che interessa trasversalmente diverse fasce di popolazione.

È un dato ormai certo che le sostanze psicoattive influenzano le performance di guida a causa dei loro effetti psicolettici (depressivi del sistema nervoso centrale), psicoanalettici (stimolanti il sistema nervoso centrale), o psicodislettici (causano distorsione della percezione).

Attenzione, concentrazione, risposta agli stimoli sono quindi modificati, a volte ridotti, a volte esasperati per un'eccessiva fiducia nelle proprie capacità o per un aumento dell'aggressività e sottostima del rischio.

Le sostanze psicotrope (amfetamine, eroina, cannabis, cocaina, sostanze di sintesi..) interagiscono con l'alcool, determinando un reciproco potenziamento degli effetti negativi, con notevoli disturbi a carico dell'attenzione e della percezione, ancor più rilevanti in una situazione di stanchezza, stress e mancanza di sonno.

dal sito: http://www.ao.pr.it/cura/articoli/PS/alcool-droghe-strada.htm