Autocarrozzieri, esperti di infortunistica stradale e avvocati pronti a scendere in piazza contro l’indennizzo diretto. Dopo la costituzione di una commissione tecnico-giuridica per studiare i profili di illegittimità del regolamento sulla liquidazione dei danni provocati da sinistri auto, sempre su iniziativa dell’Aneis, l’associazione nazionale degli esperti di infortunistica stradale guidata da Dino Incognito, è stata lanciata una nuova protesta.
Assieme a tutte le aziende di carrozzeria romane aderenti alle associazioni Car (Consorzio auto riparatori Roma), Gar (Gruppo auto riparatori Castelli Romani), Upcp (Unione provinciale carrozzieri pontini) appartenenti a Cna e Confartigianato e gli avvocati dell’Unarca hanno deciso di passare a metodi più forti. Per manifestare contro l’indennizzo diretto saranno bloccate, usando carro attrezzi e auto di cortesia, le strade centrali di Roma e, soprattutto, il suo raccordo anulare.
L’obiettivo? Convincere il ministro dello sviluppo economico, Pierluigi Bersani, a modificare la normativa in vigore da febbraio 2007 così come, a luglio scorso, ci sono riusciti i tassisti nella prima tornata delle liberalizzazioni. La decisione è stata presa venerdì scorso in occasione di un incontro a Roma tra le varie associazioni. «L’indennizzo diretto ha come scopo creare mega-strutture di carrozzerie, di elettrauto e di aziende che si occupano di autoriparazioni che in accordo con Ania e con le associazioni di consumatori le costringeranno a chiudere », ha spiegato Incognito, «praticando tariffe più basse di quelle oggi in vigore, dalle 26-28 attuali a 16-17 all’ora». La data delle protesta sarà deliberata a fine aprile. E nel frattempo l’Aneis sta preparando anche un ricorso all’Antitrust contro gli spot pubblicitari sull’indennizzo diretto mandati in onda da Ania. Dal ministero dello sviluppo economico, per ora, nessuna reazione, anzi. Sono stati resi noti i dati dell’indennizzo diretto a due mesi dall'entrata in vigore: 73 mila assicurati hanno ottenuto il rimborso in meno di 60 giorni per un ammontare complessivo di 80 milioni di euro. I dati elaborati il 5 aprile scorso dalla Consap «confermano una tendenza già registrata a un mese dall'entrata in vigore del nuovo meccanismo di risarcimento», dichiarano dal dicastero. Rispetto alla prima stanza di compensazione (elaborata lo scorso 6 marzo) i sinistri liquidati sono passati da 8.300 a 73 mila, su un totale di 100 mila sinistri aperti nel mese di febbraio e circa 180 mila a marzo. ITALIAOGGI 17 APRILE 2007
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