La giovane in coma ma fuori pericolo. Messo alle strette l'uomo ha ammesso le sue responsabilità
Sabato aveva dato fuoco alla sua auto e poi denunciato il furto al commissariato
ROMA - E' stato fermato dagli agenti del commissariato San Paolo, Massimiliano M., ventiseienne romano, il giovane ritenuto il pirata della strada che nella notte tra venerdì e sabato ha investito una studentessa sul Lungotevere all'altezza della Sinagoga.
Messo alle strette, l'uomo ha confessato le sue responsabilità. Sabato pomeriggio, per far sparire la sua Citroen C1 nera, ne aveva denunciato il furto agli agenti del commissariato. Nel corso delle indagini i poliziotti hanno trovato la macchina in una zona di campagna distrutta dalle fiamme. Il 36enne è stato interrogato a lungo e alla fine ha confessato di aver investito la studentessa.
Migliorano intanto le condizioni della ragazza, Irene Morabito, 21 anni. Questa mattina i medici dell'ospedale san Camillo, dopo una notte stabile, hanno sciolto la prognosi. La giovane è in coma farmacologico, ha subito fratture varie, alle caviglie, al bacino, all'anca e a una spalla, ma non è più in pericolo di vita. I familiari nei giorni scorsi avevano rivolto un appello a eventuali testimoni dell'incidente affinché collaborassero con le forze dell'ordine nella ricerca del pirata.
Irene, studentessa di scienze e comunicazione, era stata investita nella notte tra venerdì e sabato intorno alle 3.30. Stava tornando a casa dopo aver trascorso la serata con alcuni amici quando l'auto l'aveva travolta, sbalzandola per decine di metri fino a un cassonetto dell'immondizia. La vettura aveva poi proseguito la sua corsa, travolgendo altre auto, fino a schiantarsi dopo 200 metri sul semaforo di ponte Mazzini, ma il pirata della strada era riuscito a allontanarsi anche con la macchina semidistrutta.
(10 marzo 2009) DA WWW.REPUBBLICA.IT
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