Riconoscono al buio il crepitio di un AK 47, il tonfo sordo dei colpi di una Beretta. Ma i poliziotti dovrebbero imparare a temere di più il rombo del 5 cilindri della Fiat Marea, la loro macchina d'ordinanza: il rischio più grave sono gli incidenti stradali.
Dal 2000 a oggi 51 agenti - su 74 vittime totali - sono morti proprio su strada. Quindi più dei conflitti a fuoco o di qualsiasi altra cosa i poliziotti sono vittime del fatto che non indossano le cinture di sicurezza, del pietoso stato di manutenzione delle Marea da 200 mila km (in media) e del fatto che nessuno viene più preparato alla guida veloce con appositi corsi in pista.
L'incredibile dato arriva dall'inchiesta pubblicata sul Centauro di giugno, la rivista dell'Asaps, associazione amici polizia stradale. Ma quanti di questi agenti si sarebbe potuti salvare se solo avessero indossato le cinture di sicurezza? "Probabilmente molti - spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - perché spesso le "divise" non le indossano ritenendole d'impaccio per una possibile fase operativa. Inoltre l'elevata velocità, in emergenze per servizio, sarebbe meglio gestita in termini sicurezza dopo un'apposita formazione con corsi di guida sicura, che una volta si facevano ma che nel tempo si sono persi. A noi preme - continua Biserni - la sicurezza di tutti, quindi anche degli agenti e la perdita di una vita non in un conflitto a fuoco, ma in un drammatico incidente stradale non ci consola di più. Anzi, ci fa ancora più rabbia"
In ogni caso una cosa è certa: il 70% dei casi un poliziotto perde la vita in un incidente stradale. E stupisce come nessuno si ponga il problema se una piccola associazione di volontari sia l'unica che solleva un problema tanto grave: anche queste sono morti bianche e non si può negare che un uomo o una donna in divisa siano lavoratrici e lavoratori come tutti gli altri. "Ma quando un difensore dello Stato ci lascia la vita - spiegano all'Aspas - non è sempre detto che l'evento che ha cagionato un esito letale non debba essere studiato a fondo per evitarne una dolorosa ripetizione. Prendiamo il caso di uno spericolato inseguimento: è sempre necessario correre a rotta di collo per fermare un sospetto?".
Torniamo quindi ai numeri: in quei 51 agenti (68,9% di poliziotti) che hanno perso la vita in incidenti stradali sono compresi sia gli eventi occorsi durante l'espletamento dei servizi d'istituto (28 morti, il 37,8% del totale) che quelli in itinere (23 decessi, 31,1%).
Su 51 incidenti stradali in 28 casi lo scontro mortale è avvenuto in auto, in 11 sinistri l'agente era in moto. Sono stati invece 12 i poliziotti travolti e uccisi sulla strada mentre erano operativi per soccorrere persone o per effettuare rilievi di un precedente sinistro.
(26 maggio 2009) da www.repubblica.it
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