BRUXELLES - Strage nell'Unione europea: 39 mila persone sono morte nel 2008 per incidenti stradali (il dato italiano però è l'unico sui 27 Paesi Ue a non essere disponibile per il 2008). Rispetto al 2007 il calo è dell'8,5%. Bene, ma non benissimo perché l'Unione europea si era data come obiettivo per il 2010 la riduzione alla metà delle vittime rispetto al 2001 (quando si è toccò la cifra record di 54.400 vittime), e per raggiungere questo risultato occorre un calo medio annuo del 7,4%, mentre nel periodo preso in considerazione la diminuzione media annua è risultata solo del 4,4%.
ITALIA - I dati sono contenuti nello studio pubblicato dal Consiglio europeo della sicurezza dei trasporti (Cest) presentato alla conferenza sulla sicurezza a Bruxelles. Secondo il Cest, con un calo medio annuo del 4,4% occorreranno sette anni in più del previsto per raggiungere il traguardo sperato. Anche se i dati italiani del 2008 non erano disponibili, rispetto al 2001 si stima che i morti sulla strada siano diminuiti di oltre il 30%, una riduzione che porta l'Italia tra le nazioni europee più virtuose.
DATI - I miglioramenti più significativi spettano a Lussemburgo, Francia e Portogallo con una riduzione di quasi la metà delle vittime (-47%) seguiti da Spagna (-43%), Belgio (-38%) e Germania (-36%). Forti progressi anche da Estonia e Lituania con -33%, Slovenia (-27%) e Lettonia (-25%). Al contrario, le strade di Bulgarie e Romania nel 2008 sono diventate più pericolose. Nella Ue, 79 persone per milione di abitanti hanno perso la vita in un incidente stradale nel 2008, rispetto ai 113 del 2001. Le statistiche includono le persone morte sul colpo, ma anche quelle decedute entro un mese dall'incidente. Cifre alte, ma inferiori a quelle americane, che registrano una media di 122 morti sulla strada per milione di abitanti. Le strade più sicure - secondo il rapporto del Cest - sono quelle di Svezia, Olanda e Gran Bretagna insieme alla Svizzera dove la media delle vittime è di 50 ogni milione di abitanti.
22 giugno 2009 da www.corriere.it
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