Spett. Redazione
mi sono abbonato a "Il Centauro" l'inverno scorso e ho apprezzato molto i suoi contenuti.
Mi rivolgo a voi per raccontarvi un fatto che desidererei voi segnalaste alle autorità e agli organi competenti (Polizia stradale, Società che gestisce l'Autostrada Bologna Padova, ecc.).
Domenica scorsa, 28 Settembre, tarda mattinata, percorrevo con il mio camper l'Autostrada A13 in direzione Padova-Bologna. Per quasi tutto il tratto da Padova a Bologna vi è il controllo della velocità con il sistema Tutor. Fissati a dei portali in struttura di acciaio e al centro di ciascuna corsia (marcia normale e sorpasso) sono fissati i sensori e le telecamere di controllo e registrazione dei veicoli e delle rispettive velocità. Io procedevo sui 120 km/h e sono stato più volte sorpassato da motociclisti che procedevano a velocità molto elevata, sicuramente a non meno di 180 km/h. Ho più di una volta notato che in prossimità dei portali con i sensori, praticamente senza rallentare, i motociclisti si portavano sul ciglio destro estremo della corsia di emergenza, quasi a sfiorare l'erba della banchina. Stupito della sfrontatezza, come se sfidassero ad essere colti in fallo, osservando bene la disposizione dei sensori e le telecamere e ragionando sulla cosa con mia moglie, ho osservato che in effetti la corsia d'emergenza non è
controllata da alcun sensore o telecamera, che invece, come dicevo prima, sono poste al centro delle due corsie di marcia normale e sorpasso. Ho notato che il filo estremo destro della corsia di emergenza, dove passavano le moto, è molto lontano dai sensori della corsia di marcia normale, per cui, molto probabilmente, è il sistema con cui quei motociclisti la facevano franca.
Che cosa ne pensate?? Mi piacerebbe avere una vostra risposta, ma per favore, rispondetemi per E.mail: non pubblicate la mia lettera nelle pagine dei lettori, perché, se la mia osservazione fosse giusta, non vorrei che qualche altro motociclista imparasse il trucco!!
Grazie e cordiali saluti
Ing. Giovanni Bianchi Anderloni
Massarosa (LU)
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Gentile Ing. Anderloni,
le sue osservazioni su una possibile falla nell'efficientissimo sistema Tutor che, ricordo, sta dando risultati veramente eccellenti per la sicurezza stradale, non sono prive di fondamento. Anzi.
Tuttavia le posso assicurare che il sistema di controllo dei passaggi sotto i portali da parte dei veicoli a due ruote è all'attenzione della Società Autostrade e della Polizia Stradale. Le anticipo che si sta gradualmente predisponendo un sistema di osservazione - definito Minosse - che registra i passaggi delle moto sulla corsia di emergenza, facendo scattare le relative ancora più pesanti sanzioni per questo tipo di violazione.
Il problema da lei segnalato è stato evidenziato anche da un giornale sportivo nei giorni scorsi.
Il nostro è un Paese che fatica molto ad accettare le regole, nel quale si studia sempre il modo di farla franca. Credo che sia una questione di tempo e poi anche questo sistema furbesco verrà annullato con il supporto di ulteriori affinamenti della tecnica. Allora scatterà la ricerca di un altro trucco per aggirare il Tutor.
Però la cura migliore, gentile Ing. Anderloni, sarà il susseguirsi quasi costante dei tratti monitorati da Tutor. Mi spiego. Se ad ogni portale i motociclisti (mi riferisco a quelli che fanno i furbi), intenderanno fare quella particolare manovra di rallentamento e di passaggio al limite dell'asfalto credo che si stuferanno presto, perché da Rimini a Milano, per fare un esempio, dovranno fare questa sorta di pericolosa gincana per decine di volte. Alla fine impiegheranno più tempo che se rispettassero i 130 km/h, inoltre rischieranno incidenti e ulteriori "innovativi", verbali.
Mi creda questa "moda" è destinata a passare e presto.
Cordiali saluti.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
P.S. Possiamo tranquillamente pubblicare anche la sua mail con la mia risposta, tanto il trucco è conosciutissimo, lo può verificare visitando i blog dei dueruotisti.
dal sito www.asaps.it
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