venerdì 19 novembre 2010

Per gli incidenti stradali ogni anno in Italia scompare un paese di oltre 4mila abitanti

È come se in Italia ogni anno scomparisse un paese di oltre 4mila abitanti. È questo, infatti, il tragico bilancio degli incidenti stradali che funesta ogni anno le strade italiane e tanto dolore provoca nelle famiglie colpite. Fra le altre nell'ultimo fine settimana sono morti cinque giovani al di sotto dei 30 anni, 4 investiti a Bolzano e un ragazzo morto in moto in Veneto. Ed è fallito, spiega Carmelo Lentino, portavoce di BastaUnAttimo, l'obiettivo posto dalla Carta europea per la sicurezza stradale di dimezzare le morti sulle strade, come sottolineato nel corso del convegno "Sicurezza stradale: 2010, obiettivo fallito - L'Europa non raggiunge l'obiettivo di dimezzare le vittime della strada. Cosa è stato fatto e cosa possiamo ancora fare in Italia?».


Secondo i dati Aci-Istat sugli incidenti stradali nel 2008 le strade italiane sono state funestate da 4.731 molti (-33% rispetto al 2000), mentre 310.739 persone con lesioni di diversa gravità. Da indiscrezioni sui dati che saranno presentati mercoledì 17 novembre da Aci-Istat emerge che nel 2009 il bilancio sarebbe sceso a poco meno di 4.300 decessi. Con la speranza che il bilancio finale dei dati 2010 ci avvicini sempre più all'obiettivo Ue, anche grazie all'ulteriore stretta al codice della strada operata dal Parlamento prima dell'esodo estivo (si legga l'abc delle novità).

«Serve più sensibilizzazione, più coordinamento - ha sottolineato Lentino - e soprattutto serve insegnare come si guida ai nostri giovani fin dalle scuole elementari». Lentino ha anche ribadito la richiesta di un'agenzia nazionale che possa coordinare l'attività sul territorio e che funga da raccoglitore dati.

«Anche sotto il profilo economico - ha sottolineato Carmelo Lentino, portavoce di BastaUnAttimo - il prezzo da pagare per l'Italia è alto, stiamo parlando di 40 miliardi di euro con oltre 800mila persone che dopo un incidente stradale vengono ricoverate e chiedono l'intervento del pronto soccorso».

Sulle strade si muore a causa di alcol, velocità, tamponamenti e dissesti. «I più colpiti sono i bambini e i ragazzi fino ai 25 anni d'età», ha ricordato Lentino. «Le donne sono spesso vittime passive degli incidenti stradali come quindi passeggere o pedoni

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