mercoledì 27 gennaio 2010

Pirati della strada aumento record nel 2009

Pirati della strada: l'aumento è ormai è incontrollabile. Nell'anno appena trascorso ci sono stati infatti 482 casi di pirateria, ben 159 in più rispetto ai 323 del 2008, con un aumento record del 49,2%. I dati arrivano dall'Osservatorio il Centauro-Asaps e parlano chiaro: la situazione sta velocemente sfuggendo al controllo delle forze dell'ordine e di tutti coloro che si occupano di sicurezza stradale. Motivi di - forte - preoccupazione arrivano infatti dalla rilevazione del fatto che il 75,5% degli autori viene smascherato, mentre "solo" il 24,5% resta ignoto. Si tratta quindi di uno dei reati meno "garantiti" in assoluto, ma non per questo in calo. Cosa fare? Mistero, su questo tema la soluzione sembra impossibile da trovare, anche se uno sguardo alle pene previste fa subito capire qualcosa: si va da sei mesi a tre anni di carcere. Ma solo in caso incidente mortale con fuga si rischia oggi di rimanere per un certo periodo in cella.

Nel frattempo studiare il fenomeno può comunque aiutare a capire come combattere i pirati della strada. Secondo l'osservatorio Asaps si scopre infatti che nel 2009 le vittime mortali sono state 91, rispetto alle 93 del 2008 con un modesto calo del 2,15%, mentre il numero dei feriti ha toccato la cima di quota 592, nel 2008 si era fermato a quota 331, l'incremento in questo caso è notevole +78,9%.

Non solo: a preoccupare è anche l'andamento del 2010: e già perché alla data del 26 gennaio, l'Osservatorio Asaps ha già registrato qualcosa come 38 episodi con 11 morti e 42 feriti. Le cause? "Su tutti questi eventi - spiega Giodano Biserni, presidente dell'Asaps - pesa, come un macigno, l'ombra dell'alcol e delle droghe: in ben 134 casi (36,8%) ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con eccessivo difetto per essere considerato attendibile. Bisogna infatti considerare che la positività dei test condotti è riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 364 su 482. Spesso quando le forze di polizia identificano l'autore non ha più senso sottoporre il sospetto a controllo alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o giorni dall'evento".


L'analisi però non si ferma qui, e arriva anche a determinare come il 25% dei pirati identificati è forestiero, "un elemento che conferma - spiegano ancora all'Asaps - altre nostre precedenti analisi sulla sinistrosità, riferite alla presenza di stranieri, anche in qualità di vittime, sul fenomeno. Per l'appunto, i cittadini stranieri vittime di pirati sono 66, il 13,7% del totale di morti e feriti".

In ogni caso una cosa è certa a farne le spese in modo più drammatico sono le categorie deboli della strada, in modo particolare bambini e anziani: 78 sono i minori coinvolti, 62 gli anziani, rispettivamente l'11,4% ed il 9,1%. Tra i minori, quelli di età inferiore ai 14 anni, cioè i bambini, rimasti vittima di questo atto di vigliaccheria stradale sono stati in tutto 31, 5 dei quali rimasti uccisi (5,5%) e 26 feriti (4,4%). I pedoni sono la categoria più tartassata, con 218 eventi: 48 morti, pari al 52,7% dei decessi complessivi, e 195 feriti (32,9%). Infine i ciclisti: 40 gli episodi, con 8 lenzuola bianche (8,8%) e 26 ricoveri (4,4%). Numeri precisi, per un reato ben delimitato nei suoi contorni: sembra davvero impossibile che non si riesca ad arginare il fenomeno.
da www.repubblica.it

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