venerdì 21 agosto 2009

Autovelox, via alla rivoluzione "Mai più pattuglie nascoste"

Addio a pattuglie nascoste con l'Autovelox. Massima tutela della privacy e addio soprattutto alla gestione dei sistemi elettronici di rilevamento di velocità da parte di società private. Queste le rivoluzioni imposte dalla nuova direttiva del ministero dell'Interno, emanata proprio oggi.

Ma c'è dell'altro: i Prefetti avranno ora il compito di monitorare sul territorio il fenomeno della velocità e di pianificare le attività di controllo in modo da evitare duplicazioni e una gestione degli autovelox volta solo a fare cassa. In particolare, i Prefetti dovranno individuare i punti critici per la circolazione dove si registrano più incidenti (con riferimento al biennio precedente) e a quel punto dovranno mettere a punto un sistema per controllare la velocità.

Il tutto sotto il controllo della Polizia Stradale che ha ottenuto così - è questa la novità più grossa - il coordinamento operativo dei servizi, con il compito anche di monitorare i risultati dell'attività di controllo svolta da tutte le forze di polizia e dalle polizie locali.

Dovrebbe quindi essere del tutto scongiurato l'uso indiscriminato che alcuni comuni fanno degli Autovelox, facendoli gestire dalle polizie locali, con il solo scopo di fare cassa. Il meccanismo è noto: piazzare rilevatori di velocità in zone dove non è chiaro il limite, in altre dove è stato appena abbassato e in altre nascondendo completamente le apparecchiature.

Viene da chiedersi a questo punto come faranno a sopravvivere alcuni comuni, visto che in molti casi il ricavato delle multe rappresenta più della metà del bilancio comunale... Staremo a vedere. Quello che conta - finalmente - è il fatto che si associa sempre di più l'uso di Autovelox al miglioramento della sicurezza stradale, con grandi vantaggi per tutti.

Ed è proprio con questo spirito che, oltre ad avere la gestione delle apparecchiature solo da parte dagli operatori di Polizia, ora ci sarà un controllo periodico obbligatorio di funzionalità degli apparecchi, ma anche nuove segnalazioni della presenza delle postazioni di controllo.

Secondo un'anticipazione del Rapporto "Gli Italiani e l'auto" (che l'ACI presenterà a settembre con il Censis), si scopre che gli automobilisti temono più chi guida veloce di chi guida ubriaco. Lo studio evidenzia i fattori di stress al volante, sottolineando la scarsa fiducia degli automobilisti nei confronti degli altri utenti della strada, il cui comportamento irresponsabile, imprevedibile e distratto viene riconosciuto come il primo elemento di rischio per chi è in viaggio.

(21 agosto 2009) da www.repubblica.it

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