lunedì 22 dicembre 2008

Incidenti stradali e uso di alcool o stupefacenti

Ogni giorno nel mondo oltre 1000 giovani perdono la vita a causa di incidenti stradali. Nel nostro Paese i dati Istat evocano l'immagine di un'autentica strage, con oltre 5 mila morti e 300 mila feriti l'anno, ovvero più di 15 morti e 800 feriti al giorno.

Sulla strada avvengono meno dell'1,5% dei decessi annuali che si verificano globalmente in Italia, ma tra i 15 e i 24 anni questa proporzione sale oltre il 40%, costituendo in assoluto la prima causa di morte in questa fascia d'età.

Nel rapporto Youth and road safety in Europe del 2007, l'Oms Europa rileva che la grande maggioranza degli incidenti gravi e di quelli mortali sono dovuti ad una serie di comportamenti scorretti dell'uomo, principalmente riassumibili in: eccesso di velocità, guida distratta e pericolosa, mancato uso di casco o cinture di sicurezza, assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti. Un recente studio epidemiologico della Commissione Europea ha stimato che in Italia il 30% dei decessi per incidenti stradali, e il 50% degli incidenti non mortali, abbia una correlazione con l'uso di alcool. La guida in stato di ebbrezza ha causato, nel 2006, ben 4.107 incidenti stradali e le infrazioni accertate dalla Polizia Stradale nel 2006 per guida sotto l'influenza di alcool sono state 24.803.

L'alcool non è solo causa di incidenti stradali; ogni anno in Italia circa 40.000 morti sono causate, direttamente o indirettamente, dal consumo di alcool in relazione a: cirrosi epatica, tumori, suicidi, atti di violenza, infortuni in ambito lavorativo o domestico e naturalmente incidenti stradali.

Purtroppo, a dispetto di numerose campagne informative sugli effetti dell'abuso di alcool e di sostanze stupefacenti, non sembrano tuttora diffusamente comprese le conseguenze di tale comportamento sulla capacità di guida.
Qual è il significato del dosaggio alcolemico

Il dosaggio alcolemico esprime la concentrazione di alcool etilico nel sangue, e rappresenta un test semplice, rapido, e molto preciso; il dosaggio alcolemico viene usualmente espresso in grammi per litro di sangue (g/L), o, in modo equivalente, in milligrammi per decilitro (mg/dL); per intendersi, il limite legale per la guida è di 0.5 g/L o 50 mg/dL.

Il rischio di incidente stradale cresce vistosamente con il crescere dell'alcolemia: considerando pari ad "1" il rischio di chi guida in stato di sobrietà, il rischio cresce fino a "380" quando il tasso alcolemico è pari o superiore a 1,5 g/L: in pratica, l'incidente non è più solo molto probabile, ma addirittura quasi sicuro.

Anche con valori compresi tra 0,5 e 0,9 g/L il rischio è 11 volte superiore. Già assumendo un quantitativo di alcool che determina una alcolemia al di sotto del limite legale di 0,5 g/L, il rischio di incidente grave aumenta da 1 a 1,4.

Il grafico sottostante pone in evidenza la correlazione incrementale tra assunzione di alcool e probabilità di incidente.

rappresentazione grafica dei dati precedenti

È importante comprendere gli effetti del progressivo aumento delle concentrazioni di alcool nel sangue. Con valori pari a:

* 0,2 g/L: si manifesta un'iniziale tendenza a guidare in modo più rischioso, i riflessi sono leggermente disturbati e aumenta la tendenza ad agire in modo imprudente in virtù di una ridotta percezione del rischio
* 0,4 g/L: rallentano le capacità di vigilanza e elaborazione mentale; le percezioni e i movimenti o le manovre vengono eseguiti bruscamente con difficoltà di coordinazione
* 0,5 g/L (LIMITE LEGALE DI GUIDA): il campo visivo si riduce, prevalentemente a causa della riduzione della visione laterale; contemporaneamente si verifica la riduzione del 30-40% della capacità di percezione degli stimoli sonori, luminosi e uditivi e della conseguente capacità di reazione
* 0,6 g/L: i movimenti e gli ostacoli vengono percepiti con notevole ritardo e la facoltà visiva laterale è fortemente compromessa
* 0,7 g/L: i tempi di reazione sono fortemente compromessi; l'esecuzione dei normali movimenti attuati alle guida è priva di coordinamento, confusa e conduce sempre a gravi conseguenze
* 0,9 g/L: l'adattamento all'oscurità è compromesso, accompagnandosi alla compromissione della capacità di valutazione delle distanze, degli ingombri, delle traiettorie dei veicoli e delle percezioni visive simultanee
* 1 g/L: stato di ebbrezza franca e manifesta, caratterizzata da euforia e disturbi motori che rendono precario l'equilibrio. Manifestata e visibile è l'alterazione della capacità di attenzione, con livelli di capacità visiva minima e tempi di reazione assolutamente inadeguati e pericolosi per se stessi ed eventuali terzi. Maggior tendenza alla distrazione con riflessi inadeguati e sopiti. Lo stato di euforia rende il conducente in stato di ebbrezza estremamente pericoloso e imprevedibile; il comportamento alla guida si caratterizza attraverso sbandate volontarie dell'autovettura (o simile), guida al centro della strada o in senso contrario di marcia, con incapacità della valutazione della posizione del veicolo rispetto alla carreggiata. Le percezioni luminose intense possono essere la causa dominante della perdita completa di un controllo già precario provocando un accecamento transitorio a cui segue un recupero molto lento della visione.
* > 1.5 g/L: lo stato di euforia viene sostituito da uno stato di confusione mentale e di totale perdita di lucidità, accompagnati da forte sonnolenza.

Quanto bisogna bere per raggiungere livelli di alcolemia pericolosi o illegali

Una concentrazione di 0,2 g/L si raggiunge, in un soggetto di circa 60 chili di peso, con l'ingestione a stomaco pieno di circa 12 grammi di alcool puro, corrispondenti al consumo di:

* 1 bicchiere da 125 millilitri di vino (11.5 gradi), oppure
* 1 lattina da 330 millilitri di birra (4,5 gradi), oppure
* 1 bicchierino da 40 millilitri di superalcolico (40 gradi)

In virtù delle differenze metaboliche e fisiologiche tra sesso maschile e femminile le donne sono più vulnerabili all'alcool e raggiungono livelli di alcolemia più elevati con quantità inferiori di alcool consumato e con una maggiore rapidità. 24 grammi di alcool (in base alle corrispondenze sopra indicate ) sono quindi spesso sufficienti per una donna a raggiungere il limite legale da non superare alla guida; per un uomo il limite si raggiunge in media con 36 grammi di alcool.

Se, in un certo arco di tempo (per esempio durante e dopo un pasto) si ingeriscono quantità successive di alcool, ogni curva di assorbimento ed eliminazione si aggiunge e si sovrappone a quella precedente, determinando effetti cumulativi. Oltre ai valori dell'alcolemia massima, entra in gioco la diversa sensibilità delle persone a quei valori, e soprattutto alla velocità con la quale essi aumentano.

Il tasso alcolemico raggiunto, inoltre, è influenzato da tutta una serie di variabili, tra le quali principalmente:

* Tempo di assunzione: tanto più questo è breve tanto più alto sarrà il picco di alcolemia
* Farmaci: molti (in particolare analgesici e tranquillanti) aumentano gli effetti negativi dell'alcol
* Peso corporeo: a parità di quantità assunta, le persone che pesano di più tendono ad avere un maggiore spazio di diluizione dell'alcool assunto
* Assunzione di cibo: ritarda l'assorbimento dell'alcool nel sangue. Mentre a stomaco vuoto il picco viene raggiunto dopo solo 15-20 minuti, a stomaco pieno può tardare fino a 30-60 minuti.
* Gradazione alcolica: maggiore è la gradazione alcolica, più sono rapidi gli effetti negativi dell'alcool, a parità di tempo di ingestione. Inoltre l'anidride carbonica contenuta in alcune bevande alcoliche (es. vini spumanti ) aumenta la velocità di assorbimento dell'alcool
* Malattie: varie patologie interferiscono con l'assorbimento e l'eliminazione dell'alcol; in particolare chi ha problemi di fegato tende ad avere un'alcolemia maggiore di una persona sana. Ciò non è dovuto a variazioni dell'assorbimento, ma dell'eliminazione, in quanto l'alcool è metabolizzato ed eliminato dal fegato.

Le alterazioni nelle funzioni psichiche e sensoriali, rilevanti per la guida, possono innescarsi a valori diversi da quelli mediamente indicati: ci sono persone che si ubriacano più facilmente di altre, e non sempre questa variabilità di reazioni dipende dall'abitudine o dall'assuefazione all'uso di alcolici.
Incidenti stradali e uso di stupefacenti

Ugualmente importante è la correlazione tra incidente stradale e assunzione di sostanze stupefacenti. L'uso di droghe è diventato un problema sociale che interessa trasversalmente diverse fasce di popolazione.

È un dato ormai certo che le sostanze psicoattive influenzano le performance di guida a causa dei loro effetti psicolettici (depressivi del sistema nervoso centrale), psicoanalettici (stimolanti il sistema nervoso centrale), o psicodislettici (causano distorsione della percezione).

Attenzione, concentrazione, risposta agli stimoli sono quindi modificati, a volte ridotti, a volte esasperati per un'eccessiva fiducia nelle proprie capacità o per un aumento dell'aggressività e sottostima del rischio.

Le sostanze psicotrope (amfetamine, eroina, cannabis, cocaina, sostanze di sintesi..) interagiscono con l'alcool, determinando un reciproco potenziamento degli effetti negativi, con notevoli disturbi a carico dell'attenzione e della percezione, ancor più rilevanti in una situazione di stanchezza, stress e mancanza di sonno.

Gianfranco Cervellin, direttore del Pronto soccorso e medicina d'urgenza, spiega gli effetti dell'assunzione di alcool e sostanze stupefacenti sulla guida

dal sito: http://www.ao.pr.it/cura/articoli/PS/alcool-droghe-strada.htm

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