domenica 9 ottobre 2011

Pirateria stradale "fenomeno incontenibile"

E' di nuovo allarme (rosso) per la pirateria stradale: l'Asaps, la più grande associazione di sicurezza stradale italiana, con il suo osservatorio ha registrato lo scorso anno 585 episodi gravi che hanno causato complessivamente 98 decessi e 746 feriti.

"Purtroppo questo reato, il più bieco e grave di quelli della strada - spiegano all'Asaps - sembra in ulteriore imbarazzante espansione. Alla prima settimana di ottobre l'Osservatorio sulla pirateria dell'Asaps ha già registrato numeri che superano quelli di tutto il 2010. Infatti al 7 ottobre le piraterie gravi registrate sono ben 644, le vittime mortali sono già 99 e i feriti sono 759. Alcuni elementi di riflessione per conoscere più da vicino il fenomeno. 437 piraterie (67,9%) si sono verificate di giorno e 207 (32,1%) di notte. I pirati sono stati identificati e quindi arrestati o denunciati dalle forze di polizia in 417 episodi, cioé il 65% dei casi. Ma se si restringe il calcolo alle piraterie mortali o gravi, si sale al 73%. Come dire che la pirateria è un reato che 3 volte su 4 porta alla galera (o almeno alla condanna). In effetti dal 2008 ad oggi siamo a quasi 400 vittime mortali per pirateria sulle strade. Oltre un centinaio - concludono all'Asaps - le piraterie mortali sono connesse con alcol e droga. Non ci è dato di conoscere quanti di questi conducenti siano in galera o abbiano pagato il conto con la giustizia con pene scontate. Una pagina che potrebbe essere scritta in modo diverso con l'introduzione dell'ipotesi di Omicidio stradale".

In
questa ricerca grave la percenrtuale di drogati o ubriachi: nel 2011 sono stati 90 pari al 22% del pirati individuati. Non solo: leggendo la ricerca si scopre che il 24% dei pirati individuati è straniero. Anche il 9% delle vittime, (sul complessivo dei morti e dei feriti) è costituito da forestieri.
Sale a quasi il 10% la quota delle donne pirata. Un dato abbastanza sorprendente perché solo nel 2008 la percentuale delle "bandane rosa" era di poco superiore al 5%. L'11% delle vittime sono anziani over 65, e sempre un 11% si conta fra i bambini.

(07 ottobre 2011)

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