domenica 7 agosto 2011

Omicidio stradale in dirittura d'arrivo

La sicurezza stradale non va in vacanza. E a circa un anno dall'introduzione del nuovo Codice della Strada al convegno Cortina InConTra, di Cortina d'Ampezzo, è arrivato l'annuncio da parte del presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Mario Valducci (Pdl) che "Alla ripresa dei lavori parlamentari, l'obiettivo è quello di procedere rapidamente e selezionare all'interno del Codice della Strada quelle norme di comportamento che riguardano direttamente i cittadini alla guida. Di queste chiederemo piena conoscenza, rispetto e applicazione - aggiunge -.
Si tratta di individuare un centinaio di articoli contenuti nel nuovo codice della strada per garantire alla collettività la conoscenza delle norme basilari sulla sicurezza e quindi la certezza della pena. Particolare attenzione verrà posta all'introduzione di una nuova fattispecie di reato, l'omicidio stradale".

Oggi con il sistema penale vigente è molto difficile che venga applicata una pena adeguata alla gravità del danno arrecato alla persona e alla collettività. Sul palco, insieme a Valducci, Enrico Gelpi, presidente dell'Automobile Club Italia, Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione Ania per Sicurezza Stradale, Roberto Sgalla, direttore del servizio Polizia Stradale, Stefano Guarnieri, presidente dell'associazione Lorenzo Guarnieri Onlus che ha spiegato come senza l'introduzione di omicidio stradale (che lui stesso sta promuovendo attraverso un sito dedicato che ha già raccolto 25 mila firme all'inidirizzo www.omicidiostradale.it e con la collaborazione dell'Asaps) chi ha ucciso suo figlio, un drogato ubriaco che guidava contromano, non si farà neanche un giorno di carcere.

Sgalla poi durante l'incontro ha portato i dati positivi in termini di riduzione di incidenti stradali conseguenti l'introduzione del nuovo Codice stradale, -9,1%, di cui con esito mortale -14,2%.

Il segretario generale Guidoni ha illustrato i risultati piuttosto sconfortanti di un rilevamento fatto dalla Fondazione Ania poco tempo fa, sulla conoscenza che gli automobilisti hanno del Codice della Strada: "Solo l'1% sapeva, ad esempio, con precisione i limiti di velocità sui diversi tipi di strade". Un paese quindi di guidatori che in generale non hanno un rispetto rigoroso delle regole, ma che aggiungono a questo un'altra abitudine altrettanto dannosa, ovvero la distrazione al volante, colpevole di un gran numero di incidenti, quindi da combattere, come e quanto l'eccesso di velocità. Tra i casi citati di distrazione mentre si è alla guida, si passa dall'impostazione del navigatore satellitare alla visione di film tramite i televisori portatili. A conclusione dell'incontro quindi, una valutazione complessivamente positiva della tecnologia come strumento utile per diminuire gli incidenti stradali, ma anche come possibile fonte di distrazione e di pericolo. A non dover mancare, in ogni momento, per evitare incidenti, è il senso di responsabilità, elemento imprescindibile per intraprendere un percorso virtuoso in materia di sicurezza stradale come indicato anche a livello europeo.

Al convegno, poi, si è anche ovviamente parlato di esodo. "Per la prima volta quest'anno nella notte tra venerdì 5 (dalle 16,00) e sabato 6 agosto (fino alle 24.00) non circoleranno i mezzi pesanti. Questo, insieme alle raccomandazioni sulle partenze consapevoli, ci aiuterà ad affrontare questo week end da bollino nero". E' l'auspicio di Sgalla, alla vigilia del fine settimana forse più trafficato dell'esodo estivo.

Sui rischi da esodo è intervenuto anche il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi: "da qualche anno - ha detto - l'approccio all'esodo estivo è più ragionato, si programma il proprio viaggio, pianificando spostamenti e orari, possibilmente si sfrutta la co-modalità tra i vari mezzi di trasporto e vengono preferiti anche i percorsi alternativi". Gelpi ha ricordato che l'Aci schiera anche quest'anno una task force di 5.000 uomini e 3.500 mezzi d'intervento.

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