mercoledì 31 marzo 2010

Paese che vai, semaforo che trovi

MILANO - Dagli Usa passando per l’Italia fino alla Corea, il semaforo diventa intelligente. Già, perché da semplice luce che con il rosso, il verde e il giallo indicava se stare fermi, passare o affrettarsi, ora uno degli strumenti stradali più antichi (il primo sembra essere stato installato il 10 dicembre 1868 a Londra) grazie alla tecnologia amplia le sue funzioni. Con la consapevolezza che, a seconda del Paese in cui ci si trova e dei tempi in cui si vive, anche il semaforo cambia aspetto e posizione.

IN COREANO CON QUATTRO BRACCIA- Esempio è Aisa, dissuasore a quattro braccia in titanio da installare in mezzo agli incroci, utile per auto e pedoni, dotato di sensori Led e telecamere che avvertono l’arrivo improvviso di un mezzo o di una persona in transito e ne segnalano la presenza agli altri veicoli illuminando le estremità degli altri bracci. I Led per ogni braccio sono tre, si illuminano in diversa intensità di colore a seconda della velocità con cui sopraggiunge il pedone o l’automobile. Aisa è stato realizzato da una designer coreana, Park Jeongseon. Giovanissima sì. Ma il suo prototipo di semaforo intelligente ha vinto l’ultimo Red Dot Award, uno più importanti premi del design mondiale che dal 1955 premia i migliori progetti. Per Park Jeongseon scegliere di disegnare questo semaforo intelligente è stato un gesto obbligato. Le statistiche della Corea (e di molti altri Paesi nel mondo) indicano infatti che il numero di vittime più alto è quello dei pedoni. Aisa potrebbe risolvere la questione, prestando loro attenzione soprattutto negli incroci, punti ancora più pericolosi per l’incolumità di tutti.

NEGLI USA WI-FI - Dalla Corea si passa ad Oklahoma City, dove è appena stato deciso di allungare i tempi di luce verde e accorciare quelli di rosso. Il sistema (che costerà tra gli 8 e i 10 milioni di dollari) sarà installato nei prossimi tre anni su 700 semafori dell’intera la città e controllato da una centrale che monitorerà attraverso telecamere wi-fi i flussi di traffico regolando i tempi di lampeggiamento dei vari colori. Stessa cosa accade a Charlotte (in North Carolina), dove sono stati investiti 4 milioni di dollari per istituire un pool di ingegneri all’interno del municipio. Qui, grazie a 83 telecamere rotanti, si regolano i tempi dei «traffic lights» cittadini e si controllano eventuali incidenti o ingorghi, con uno zoom che arriva a 400 metri circa di visibilità.

IN ITALIA CON I LED- In Italia, infine, a Lucca, il Comune ha deciso nei giorni scorsi di sostituire nella via principale che costeggia il centro storico i semafori a lampadina con quelli a Led per ottenere un buon risparmio energetico.«Si passerà – ha spiegato Marco Chiari, assessore con delega alla Mobilità – dalle tradizionali lampade a filamento ai moderni strumenti ad ottica a Led, con un forte risparmio energetico (80% circa) e un netto miglioramento della visibilità. La sostituzione degli impianti sarà graduale, ma continua». Importo complessivo della spesa di rifacimento della viabilità di viale Carlo del Prete è di 7.500 euro, con un occhio anche a chi corre troppo. Perché se l’automobilista preme a fondo l’acceleratore, il semaforo, intelligente lui, fa scattare immediatamente il rosso.

Marta Serafini

da www.corriere.it

domenica 28 marzo 2010

Puglia, due incidenti Cinque morti e cinque feriti gravi

Taranto, 28 marzo 2010 - Tragico incidente stradale questa mattina sulla statale 7 Appia, nel tratto Taranto-Massafra, nei pressi dello stabilimento tarantino dell’Ilva. Tre persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite in modo grave. Per cause che gli agenti della polizia stradale stanno cercando di accertare, nella notte si sono scontrate frontalmente una Bmw e un’Alfa 159, mentre una terza auto, una Toyota Yaris, è uscita dalla corsia di marcia per evitare l’impatto.


I vigili del fuoco sono dovuti intervenire per estrarre i corpi dalle lamiere. Sono morti sul colpo due uomini, un 60enne di Taranto e un cinquantenne di Massafra, mentre una terza persona è morta poco dopo il ricovero in ospedale. Sul posto, oltre agli agenti della stradale e ai vigili, sono intervenuti operatori sanitari del 118, che hanno portato soccorso ai feriti.


E sempre in Puglia hanno perso la vita anche due giovani, che rientravano a casa dopo una serata trascorsa in discoteca. La loro vettura è uscita di strada schiantandosi prima contro un muretto di recinzione e poi contro un albero: nell’impatto sono morti una ragazza venticinquenne e il suo fidanzato, mentre sono rimasti gravemente feriti anche gli altri fidanzatini che erano seduti dietro.



Lo schianto è avvenuto intorno alle 4 di stamani sulla strada provinciale 74 che collega San Pancrazio Salentino a Mesagne, nel brindisino.

venerdì 19 marzo 2010

Guidare ubriachi costa il sequestro dell'auto in leasing

L'auto condotta in stato di ebbrezza può essere sequestrata – in vista della confisca – anche se è in leasing, e quindi non appartiene al guidatore. La quarta sezione penale della Cassazione (sentenza 10688/2010, depositata ieri) allarga il perimetro della confisca come sanzione ulteriormente afflittiva per chi è sorpreso ubriaco al volante, confermando lo spossessamento di una Audi Q7 fermata a un controllo stradale il 10 giugno scorso a Fermo. I giudici di merito non avevano avuto dubbi nel disporre e poi mantenere il sequestro preventivo: alla decisione del Gip si era associato qualche settimana dopo lo stesso Riesame, che aveva respinto la tesi difensiva secondo cui il veicolo era intestato a terzi (la società di leasing, appunto), e che il periculum in mora (cioè il rischio di nuove violazioni all'articolo 186 del Codice della strada) sarebbe stato neutralizzato dalla sospensione della patente del guidatore.

La Cassazione, nei motivi sintetici per respingere l'ulteriore impugnazione, ha sottolineato che il bene detenuto in forza del contratto di leasing «appartiene al soggetto al quale è stata attribuita la materiale disponibilità del bene stesso; e anche se non è «proprietà», questo stato le somiglia molto perché è di fatto un «diritto a godere (del bene, ndr) sulla base di un titolo che esclude i terzi». Pertanto, «appare evidente la legittimità del sequestro di un veicolo il cui conducente sorpreso alla guida in stato di ebbrezza (...) ne abbia la disponibilità in forza di un contratto di leasing». Lo stesso periculum in mora di reiterazione può essere garantito solo dal sequestro, atteso che la sospensione della patente è un provvedimento, per sua natura, temporaneo. Quanto ai diritti della società di leasing, l'auto deve essere dissequestrata solo di fronte alla dimostrazione della cessazione del contratto di locazione finanziaria.

La sentenza di ieri quindi conferma una linea di rigore nell'applicare la confisca del veicolo, introdotta dal pacchetto sicurezza del 2008 (Dl 92/08) per i casi più gravi di ebbrezza (articolo 186 del Codice della strada) e per la guida sotto l'effetto di stupefacenti (articolo 187). La confisca crea una serie di problemi visto che, per principio generale, non può scattare quando la circolazione del veicolo avviene contro la volontà del proprietario o quando questi è comunque estraneo all'infrazione, che accade quando il mezzo è intestato a soggetto diverso dal conducente. È il caso non solo di leasing e noleggio, ma anche della cointestazione. Sotto questo profilo, si sono lette sentenze molto garantiste, come quella che un anno fa a Bologna escluse la confiscabilità solo perché il trasgressore era in comunione di beni con la moglie (in questo caso, la comproprietà esiste per legge). Ma la Cassazione pare aver ormai adottato una linea ben più restrittiva. Lo si è visto a partire dalla sentenza 45938 del 1° dicembre 2009: secondo la quarta sezione penale, per non far scattare la confisca occorre che il veicolo sia integralmente intestato a un terzo estraneo, perché la cointestazione lascerebbe presumere che il trasgressore utilizzi il mezzo non solo occasionalmente, e quindi se ne conservasse la disponibilità potrebbe utilizzarlo ancora in modo da costituire pericolo.
da www.ilsole24ore.com

giovedì 18 marzo 2010

Camionisti a scuola di sicurezza

I giganti della strada fanno paura agli automobilisti. Un timore più che fondato dato che i camion da trasporto sono spesso coinvolti nella gran parte degli incidenti. Basti pensare che i dati delle Compagnie di Assicurazione indicano che i mezzi pesanti nel 2008 (un parco di meno di 3 milioni e mezzo di veicoli assicurati) hanno causato circa 630 mila incidenti, ovvero il 17,1% dei sinistri complessivi.

Fortunatamente queste tendenza sembra essere in calo. I camionisti stanno diventando più attenti e disciplinati. Le statistiche indicano che ci troviamo di fronte a un trend in diminuzione sia per quanto riguarda i morti che i feriti registrati tra gli autotrasportatori. Proprio per prolungare questo trend positivo è stata ideata l’iniziativa ''Truck on Tour'' promossa dalla Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale e dalla Polizia Stradale, in collaborazione con Aiscat e Snav, con l'obiettivo di aiutare il mondo dell'autotrasporto a migliorare la gestione della sicurezza stradale.

Dal 9 dicembre nelle aree di servizio gli autotrasportatori potranno allenarsi a fronteggiare le situazioni critiche. Troveranno un simulatore di guida sicura, utile per verificare come districarsi tra i pericoli della strada. Riceveranno indicazioni sull’importanza del rispetto delle normative stradali e di un corretto uso degli pneumatici. Chi si sarà distinto per le capacità di prevenire e affrontare situazioni di rischio avrà come premio un corso di guida per trasferire la sicurezza da un simulatore all’asfalto delle strade vere.

Incidenti, metà dei bambini morti non aveva le cintura

Sono 57 i bambini, tra 0 e 13 anni, che hanno perso la vita nel 2009 in seguito ad incidenti stradali: di questi, 38 erano trasportati, 14 a piedi e 5 con la bici. E' quanto emerge dalle rilevazioni dell'Osservatorio Centauro dell'Asaps (Associazione sostenitori amici dela Polizia Stradale) che ha monitorato nell'anno 181 episodi in cui risultano anche 177 piccoli feriti. La maggior parte degli incidenti - rende noto l'Asaps - e' avvenuta in area urbana (118 eventi, pari al 65,2%). 34 gli incidenti avvenuti su statali e provinciali (18,8%) e 21 sulla rete autostradale (11,6%). Per 8 episodi non e' stato possibile risalire alla tipologia della strada teatro del sinistro. Delle 57 vittime, 38 erano trasportate (94 i feriti), in diversi casi senza che fossero rispettate le norme sull'uso del seggiolino o le cinture di sicurezza.

fonte asaps.it