domenica 17 maggio 2009

Multe più care di notte

ROMA — Il sottosegretario Carlo Giovanardi (delega al contrasto della tossicodipendenza) ha già un'idea sull'utilizzo dei soldi che presto verranno rastrellati grazie alla maggiorazione notturna delle sanzioni per le infrazioni al codice della strada. L'«aggravante temporale» riguarda tutte gli illeciti compiuti alla guida nella fascia oraria 22-7 e comporta l'aumento medio di 1/3 delle sanzioni. Il meccanismo introdotto dal ddl sicurezza, destinato diventare legge a fine maggio dopo il sì del Senato, sbloccherà il Fondo contro l'incidentalità notturna, spiega Giovanardi: «Lo utilizzeremo per acquistare unità mobili sulle quali effettuare i test sull'abuso di alcol e di droga anche fuori dalle discoteche. Se dovessimo adottare uno slogan, è meglio che un figlio torni a casa senza patente piuttosto che solo la patente venga riconsegnata ai genitori». All'«aggravante temporale» (per esempio, di notte la sanzione massima per la guida in stato di ebbrezza passa da 6 a 9 mila euro) si aggiunge un'aggravante anagrafica che riguarda i neo patentati e i possessori minorenni di «patentino» per i ciclomotori.

COSTITUZIONALITÀ - Tutto questo, però, apre un dibattito su eventuali profili di incostituzionalità della norma per diversità di trattamento. Secondo Piero Alberto Capotosti, «non ci sono profili di incostituzionalità». Si spiega meglio il presidente emerito della Consulta: «Mi sembra che ci siano gli estremi per un giudizio e di congruità e di ragionevolezza che è alla base della differenza tra la sanzione applicata per esempio alle 15 e quella prevista ora per la fascia oraria notturna». Invece, Michele Ainis dice di essere saltato sulla seggiola: «È come argomentare che lo stupro consumato di domenica viene punito con il doppio della pena». Aggiunge il giovane costituzionalista: «Mi sembra pericoloso perché, tenendo presente la parità di trattamento, bisognerebbe applicare le sanzioni maggiorate anche quando sulla strada ci sono 40 gradi e quando la pioggia è battente...». E l'aggravante per i neopatentati? «Perché si dovrebbe ritenere più pericoloso un diciottenne alla guida piuttosto che un vecchietto?». Il giro di vite inserito nel ddl Maroni, tuttavia, rischia di essere indebolito da alcune norme contenute nel testo unificato sulla sicurezza stradale all'esame della commissione Trasporti della Camera. È già passato un emendamento della Lega che impone l'allestimento di dispositivi luminosi per segnalare gli autovelox. «Così — dice Giordano Biserni, presidente dell'Associazione amici della polizia stradale — si consentirà all'automobilista di effettuare un rapido pit-stop e poi di ripartire a razzo». Ma questa filosofia dell'«intransigenza permissiva», aggiunge Biserni, produce altro: «In commissione si sta anche discutendo un emendamento che mira ad eliminare la decurtazione dei punti dalla patente attualmente prevista per chi fa le inversioni di marcia in autostrada». In questo modo per la violazione dell'articolo 176 del codice la sanzione accessoria della decurtazione di 10 punti sparirà e rimarrà solo quella pecuniaria, sebbene ritoccata da 7.369 a 9.825 euro. Lo spezzatino legislativo, poi, rischia di creare un caso politico. Avverte infatti Aurelio Misiti (Idv): «Dopo lo scippo delle norme inserite nel ddl sicurezza, non so se autorizzeremo la sede legislativa per il varo in commissione del testo unificato».

Dino Martirano
17 maggio 2009 da www.corriere.it

lunedì 11 maggio 2009

Incidenti stradali, progetto Icarus per ridurre la mortalità tra i giovani

Arriva il progetto Icarus per ridurre l'incidentalità stradale fra i giovani. Ogni giorno, infatti, sulle strade dell'Unione europea perdono la vita in media 22 giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni. I giovani costituiscono il 20% dei morti, cioè quasi 8mila persone l'anno, pur rappresentando solo il 10% della popolazione. Il progetto Icarus, presentato al Viminale alla presenza del vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per i Trasporti, e del ministro degli Interni Roberto Maroni, intende definire, a livello europeo, i mezzi per promuovere l'educazione dei giovani alla sicurezza stradale.

«La sicurezza stradale è una priorità – ha detto Tajani - in particolare per i giovani. Nessun genitore può sopportare l'idea di vedere scomparire prematuramente un figlio, tanto più se la sua morte è evitabile. La morte sulla strada non è una fatalità; al contrario, essa può e deve essere evitata». Il fattore umano resta, infatti, l'elemento preponderante fra le cause degli incidenti: il mancato rispetto delle regole, la spericolatezza, la guida sotto l'effetto di alcool o di sostanze stupefacenti, ma anche la scarsa esperienza dei giovani automobilisti incidono pesantemente nel triste bollettino degli incidenti.

Il progetto Icarus (Inter-Cultural Approaches for Road Users Safety: approcci interculturali alla sicurezza stradale) vuole mettere a punto un manuale europeo per l'educazione alla sicurezza stradale. Il ministero degli Interni, che coordina il progetto, coinvolgerà giovani di tutti gli Stati membri. Giovani che avranno la possibilità di dire la loro, in modo che il linguaggio e i mezzi di diffusione che verranno utilizzati possano facilitare il raggiungimento dell'obiettivo perseguito: salvare ogni anno il maggior numero possibile di vite di giovani automobilisti.
11 maggio 2009
da www.ilsole24ore.it

giovedì 7 maggio 2009

Incidenti stradali, stretta della Cassazione sui Comuni

La Cassazione mette sempre più all'angolo i Comuni sugli incidenti causati da insidie stradali. Ora ha stabilito che nemmeno il fatto di affidare la manutenzione delle strade a un'impresa appaltatrice può sollevare l'Ente locale dalle sue responsabilità. La Corte si è pronunciata su un sinistro accaduto a Roma e quindi, per pura casualità, ha dato un ulteriore motivo di discussione sulla scelta di appaltare al l'esterno la manutenzione, che lo scorso dicembre è finita sulle prime pagine per la vicenda-Romeo (che comunque non è legata all'incidente).

La terza Sezione civile della Corte, con la sentenza n. 1691 depositata il 23 gennaio, ha rinviato in appello la causa intentata da un cittadino che nel giugno '97 si era gravemente ferito cadendo dal suo motorino, scivolato su una chiazza di gasolio su una strada cittadina. Il ricorso fu presentato contro il Comune, che chiamò in causa l'impresa di manutenzione. Quest'ultima respinse ogni addebito: all'epoca, la giurisprudenza sulle insidie stradali era meno favorevole all'utente rispetto ad oggi, perché si presumeva che fosse impossibile tenere in perfette condizioni tutta una rete stradale (estesa ed aperta all'uso pubblico), per cui occorreva dimostrare specificamente la colpa del proprietario o del gestore dell'infrastruttura (per esempio, l'aver ignorato un pericolo segnalato da qualcuno). Infatti il cittadino ebbe torto, sia in primo grado sia in appello. In altre parole, si applicava la responsabilità extracontrattuale (articolo 2043 del Codice civile), che scattava solo dimostrando una condotta illecita.

Ora, però, la Cassazione ricorda che a partire dalla sentenza 156/99, la Corte stessa ritiene applicabile la più stringente responsabilità contrattuale (articolo 2051), salvo il caso in cui la rete di competenza del chiamato in causa sia tanto estesa ed esposta all'uso pubblico da non rendere possibile «un continuo, efficace controllo, idoneo a impedire l'insorgenza di cause di pericolo per gli utenti». Secondo la Corte, questa impossibilità di intervento va dimostrata caso per caso: non basta l'estensione in sé della rete, ma occorre anche valutare i sistemi di vigilanza e assistenza presenti, anche in rapporto all'evoluzione della tecnologia (si pensi al diffondersi delle telecamere collegate a una sala operativa).

Inoltre, nel caso dei Comuni, la Cassazione ritiene che la rete si può difficilmente considerare estesa al punto da non essere controllabile. Men che meno a Roma, dove essa risulta divisa in zone proprio per poter meglio intervenire, ognuna affidata a un'impresa di manutenzione (l'appalto unico al centro della vicenda-Romeo è successivo ai fatti di causa).

Tutte queste valutazioni e considerazioni sarebbero state omesse dai giudici di merito. Per questo la Cassazione ha disposto il rinvio della causa alla Corte d'appello.

da www.ilsole24ore.it

Codice della strada, in arrivo norme più severe: ecco le novità

Si annuncia una vera e propria svolta all'insegna del rigore sul fronte della sicurezza stradale. La commissione trasporti della Camera infatti ha dato il via a un pacchetto di norme che inaspriscono le sanzioni e le pene per chi sgarra alla guida. Sono contenute nei testi del Ddl di modifica del Codice della strada (che ha terminato l'esame in commissione Trasporti della Camera in sede referente e ora andrà alle altre commissioni competenti per il parere, prima di andare in Aula, salvo che il Governo non faccia un decreto legge o altre novità che consiglino di abbandonare il Ddl o farlo confluire in tutto o in parte in altri provvedimenti) e nel Ddl sicurezza (già all'esame dell'Aula, probabilmente con testo blindato perché il Governo dovrebbe porre la questione di fiducia). Non è ancora del tutto da scartare l'ipotesi che il Governo chieda al Parlamento la delega per la riscrittura complessiva del Codice, cosa che richiederebbe almeno due anni e che però potrebbe ridurre le novità che saranno introdotte nei prossimi medi con questi due Ddl. In ogni caso, tutte le novità riportate qui di seguito non sono ancora in vigore e sono soggette a variazioni ulteriori.

Alcol e droghe - Il Ddl di modifica al Codice della strada che ha ottenuto il primo via libera in commissione parlamentare prevede il tasso alcolemico di zero grammi/litro per i conducenti con meno di 21 anni, per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni e per tutti i guidatori professionali, compresi quelli che si mettono al volante di veicoli per i quali sono richieste le patenti di categoria C, D ed E. Pene severissime sono poi previste per chi viene trovato alla guida in stato di ebrezza (con tasso superiore a 1,5 g/l) o sotto l'effetto di stupefacenti e causa un incidente mortale.
Regole inedite per i giovanissimi: i minorenni colti dopo aver bevuto, per ottenere la patente B devono aspettare un anno in più (cioè il compimento dei 19 anni) se il loro tasso alcolemico non supera 0,5 grammi/litro e tre (i 21 anni) se li supera.

Velocità - Riduzione del taglio dei punti, da dieci a sei, per chi supera di oltre 40 km/h ma di non più di 60 km/h il limite di velocità. Ci sarà però un aumento a 500 euro della multa. Chi avrà preso la patente da meno di tre anni non potrà superare i 90 km/h in autostrada (attualmente la soglia è 100 km/h) e i 70 sulle strade extraurbane (attualmente 90). La polizia municipale o locale poi, potrà utilizzare gli autovelox solo su autostrade e strade a scorrimento veloce che passano nel territorio comunale. Ma tutti i misuratori di velocità dovranno essere presegnalati sia con cartelli sia con pannelli luminosi (attualmente sono sufficienti o gli uni o gli altri) e i corpi di polizia locale non potranno più operare sulle strade extraurbane principali (quelle a doppia carreggiata contraddistinte agli ingressi da cartelli uguali a quelli di «inizio autostrada», ma a fondo blu anziché verde) che passano sul territorio del Comune o della Provincia cui appartengono.

Medici - I medici che verranno a conoscenza di una patologia di un proprio paziente che determini una ridotta idoneità alla guida dovranno darne comunicazione al ministero delle infrastrutture.

Targa - Sarà abbinata al conducente e non più al veicolo, quindi passerà di auto in auto. Ma uno stesso soggetto, se proprietario di più veicoli, dovrà avere altrettante targhe. Quindi, si potrà spostare una targa da un mezzo a un altro solo qualora il primo venga venduto e il secondo venga acquistato. Attenzione: targa personale non vuol dire targa personalizzata, per cui la combinazione di lettere e numeri continuerà ad essere attribuita in ordine casuale e non potrà essere scelta dall'interessato (in teoria, la targa personalizzata è stata introdotta nel 2002, ma non sono mai state emanate le norme di attuazione). CONTINUA ...»


Patente - Il foglio rosa che autorizza a esercitarsi alla guida sarà rilasciato solo dopo il superamento dell'esame di teoria. Previste esercitazioni alla guida nelle ore notturne e in autostrada. Ci si potrà esercitare anche a 17 anni, a patto di essere già titolari di patente a e di essere accompagnati da una persona titolare di patente B da almeno 10 anni. Chi ha subìto la revoca della patente (capita soprattutto per alcol e droga) dovrà attendere cinque anni e non più uno solo prima di fare domanda per rifare esercitazioni ed esami per ottenerne una ex-novo. È prevista poi anche l'introduzione della patente a punti e di sanzioni accessorie (come la sospensione della licenza di guida) anche per i motorini e le microcar da città: decurtazioni anche per i patentini e per chi ha la patente normale e guida un motorino o una microcar (oggi per le infrazioni commesse con questi veicoli si paga solo la multa). Se si commette un'infrazione da sospensione patente bisognerà sostenere nuovamente gli esami. Per i minorenni, l'obbligo dovrebbe scattare anche solo per infrazioni che comportano la decurtazione di cinque punti.
Inizialmente era prevista anche l'introduzione della patente a punti e di sanzioni accessorie (come la sospensione della licenza di guida) anche per i motorini e le microcar da città: decurtazioni anche per i patentini e per chi ha la patente normale e guida un motorino o una microcar (oggi per le infrazioni commesse con questi veicoli si paga solo la multa), ma per ora si è preferito soprassedere. Se si commette un'infrazione da sospensione patente bisognerà sostenere nuovamente gli esami. Per i minorenni, l'obbligo dovrebbe scattare anche solo per infrazioni che comportano la decurtazione di cinque punti. Diventa più severo il meccanismo della patente a punti: per essere costretti a rifare gli esami, non bisognerà più esaurire tutta la dote, ma basterà commettere nel giro di un anno tre infrazioni che comportino ciascuna la perdita di almeno cinque punti.

Educazione stradale - Dall'anno scolastico 2010-2011, norme più vincolanti affinché vengano effettivamente organizzati nelle scuole corsi di educazione stradale.

Ciclisti - Dovranno indossare giubbetti rifrangenti di notte o anche di giorno se attraversano gallerie.

Altre novità - Saranno ridotte le sanzioni per chi parcheggia moto e scooter sui marciapiedi. Quest'ultimo provvedimento è quello che ha riscosso la maggioranza più risicata nel sondaggio promosso da Quattroruote sull'iniziativa parlamentare. Mentre i maggiori consensi sono andati alla norma che prevede corsi obbligatori di educazione stradale nelle scuole.

02 maggio 2009 da www.ilsole24ore.it

sabato 2 maggio 2009

Provocavano incidenti: arrestata banda

Utilizzate auto a noleggio per truffare le assicurazioni: risarcimenti per oltre 500 mila euro.

TORINO - Hanno provocato oltre 200 incidenti stradali con auto a noleggio in tutto il Nord Italia, percependo a titolo di risarcimento dalle compagnie assicurative oltre 500 mila euro. I carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno smantellato un'organizzazione criminale specializzata nelle truffe alle assicurazioni.

ARRESTI - Nell'ambito dell'inchiesta sono stati eseguiti tre arresti e denunciate quattro persone per truffa. Queste noleggiavano le auto in Francia (Parigi, Nizza, Cannes), Svizzera (Ginevra) e in Germania e le intestavano, producendo documentazione contraffatta, ad un associato dell'organizzazione o a persone inesistenti. Ogni macchina provocava decine d'incidenti stradali in diverse località del Nord, anche 6 o 7 nello stesso giorno. I relativi preventivi, alcuni anche da 12mila euro, venivano inviati alle compagnie assicurative che liquidavano il danno. La banda criminale realizzava falsa documentazione sanitaria che faceva lievitare la liquidazione dell'assicurazione. Terminato il periodo di noleggio, le auto riparate venivano riconsegnate alle ignare agenzie. L'organizzazione, per gestire l'holding della truffa, aveva creato due società fantasma a Firenze e Milano. Sequestrate 9 auto di grossa cilindrata, 10 computer, 8 scanner e oltre 100 pratiche di sinistri non ancora definite.


02 maggio 2009 da www.corrirere.it