martedì 22 settembre 2009

La centrifuga delle leggi Gli agenti devono buttare i codici

Se questo è il Paese delle rivendicazioni anche le forze dell’Ordine rivendicano il diritto ad una speciale indennità. Parliamo dell’indennità da centrifuga delle leggi.
Ci spieghiamo meglio. Non passa estate che - qualsiasi governo governi – non si metta mano a qualche modifica del codice della strada. Dal 1992, quando la legge madre delle regole della strada fu approvata, siamo ormai arrivati vicini ad una cinquantina di modifiche fra DL, leggi ordinarie, modifiche contenute nelle leggi finanziarie di fine anno, nei decreti mille proroghe, nelle norme dell’Unione Europea recepite nel nostro ordinamento. Questa estate ne sono state messe in cantiere addirittura due di modifiche al CdS, tanto per non farci mancare niente. Una già arrivata al traguardo (la legge 94 del 15 luglio scorso) l’altra in gestazione e programmata per l’approvazione definitiva a settembre o comunque in autunno. Ma non sono mica modifiche da poco ragazzi! È roba complessa, importante. Maggiorazioni notturne per molte sanzioni, sanzioni pesanti per gli insozzatori, punti prelevati ai ciclisti e ciclomotoristi. Poi ne arriveranno altre: tasso alcolico zero per i neo patentati e i conducenti professionali, la guida accompagnata, la revisione dei punti patente. Ci viene quasi voglia di esprimere anche un po’ di solidarietà per quei poveri diavoli (in senso buono) dei conducenti che non sanno più che corsie pigliare. Ma ci viene ancora più voglia di esprimere solidarietà a quei poveri diavoli (in senso buono??) degli agenti delle forze di polizia. Ma come fanno a campà e a mantenere la sanità mentale. Non si asciuga l’inchiostro di un codice o di un prontuario per le violazioni, che già il nostro tutore dell’ordine (?) lo deve buttare o quanto meno lo deve integrare con continue glosse per non scivolare su qualche comma modificato che poi gli farebbe fare una figura barbina davanti al suo ufficio verbali prima e al Giudice di Pace dopo. Oggi mica si scherza. Oggi il cd “utente della strada” (termine mortificante per la lingua italiana, ce lo perdoni il paziente lettore, ma è difficilmente sostituibile), mica è uno sprovveduto, mica è uno che gliela racconti così. Piuttosto che pagare un verbale qualsiasi il nostro si fa consigliare, disquisisce, sente l’esperto, il leguleo specializzato nel ricorso facile, l’amico del bar dello sport che ha trovato il GdP in buona giornata perché l’Inter aveva vinto, insomma di tutto di più. Vuoi che non ci sia un cavillo, un errore di data, di velocità, di orario sul verbale? A proposito di orario attenzione agenti, perché dalle 22 alle 7 dovrete applicare la tariffa notturna +1/3 sulla tariffa base. L’Enel di notte fa gli sconti la polizia no. Poche storie!.
Bastasse questo! C’è dell’altro. Se un giovanotto, sbronzo fatto, di notte guida una macchina che non è intestata a lui (vabbé che quando è anche intestata spesso l’ha pagata il papà), il periodo di sospensione della patente raddoppia. Così abbiamo stanato anche i furbetti che dopo aver esagerato con l’alcol si scambiavano la macchina di loro proprietà per non rischiare la confisca del mezzo, applicabile solo se si è proprietari del veicolo. Ora però anche quel disgraziato che ha la macchina intestata alla moglie perché gliela aveva pagata la suocera benestante (e che viene al mare con noi), se per una volta eccede nell’alcol, paga con il raddoppio della sospensione per colpa di quei furbacchioni del sabato sera.
Fateci ancora dire una cosa sui quei poveri ciclisti. Poveri in questo caso sta per miti utenti (ancora!) della strada. Miti sì, ecologici pure, ma che spesso dimenticano le regole della strada. Però è ora arrivata una sonora legnata. Se per caso sono titolari di patente pagano pegno e perdono punti. L’automobilista dietro il parabrezza e il motociclista dentro il casco ghignano…Ora per un semaforo rosso o per l’uso del cellulare, ci si rimettono punti patente signori ciclisti. Altro che storie!
Mi è venuto dal piegarmi in due dalle risate quando subito dopo l’entrata in vigore della nuova normativa ho letto i soliti commenti: sì ma tanto non li sanzionano mai, tanto la polizia non li multa. Tanto i Vigili guardano altrove. Invece, appena a Bergamo il 9 agosto (il giorno dopo l’entrata in vigore, non un minuto dopo) la polizia ha sanzionato un ciclista che era passato col rosso e gli ha prelavato 6 punti (lui avrebbe preferito un prelievo del sangue, tanto per rimanere in sintonia col colore del semaforo), tutti ad intervistarlo come prima vittima di questa polizia ottusa che applica persino le leggi che fanno i politici! Addirittura un giornale nazionale ha sparato in prima pagina (ma lo capiamo, d’estate si dovrà pur scrivere qualcosa): E DAGLI AL CLICLISTA!
Ho subito pensato, ecco qua… Le divise non sanzionano? Cosa fanno? Dove sono?
Sanzionano? Dagli al ciclista. E’ la solita storia la conosciamo bene.
A me verrebbe da dire: DAGLI AI POLITICI! Ma non sono loro che si fanno sfuggire sulla Gazzetta certe norme poco meditate che in un articolo, il 219 Bis, che parla dei ciclomotoristi infilano un secondo comma che parla di prelievo di punti ai “conducenti” in genere e quindi anche ai ciclisti? Di più, forse anche ai conducenti di carrozzelle trainate da un cavallo. Tutto questo solo per un cavillo.
Insomma cari amici e amiche delle forze di polizia Locale e dello Stato rassegnatevi. Vi tocca! Comunque sia, facciate o non facciate, vi tocca.
Avete tutta la nostra solidarietà. Noi dell’Asaps capiamo bene la vostra ansia da prestazione (contravvenzionale sia chiaro…) per questo vi siamo vicini, per questo cerchiamo di tenervi/ci aggiornati col contributo del nostro portale e del Centauro.
Se poi dopo Ferragosto andate un po’ in ferie portatevi la G.U., le circolari ministeriali e i nostri commenti alle nuove norme sotto l’ombrellone.
La strada e i Giudici di Pace sono là che vi aspettano in autunno! Non fateci fare brutta figura, perché alla fine – sia chiaro – la colpa è sempre la vostra!
Buon lavoro.
* Presidente Asaps

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