venerdì 18 luglio 2008

La paura più grande? Un incidente stradale

Un incidente stradale? E' la paura più grande per gli italiani. Più di furti, scippi, rapine e stupri. E' questo il poco confortante quadro emerso dal sondaggio curato da Ipr Marketing per la Fondazione Luigi Guccione per le vittime della strada e presentato oggi alla Camera. La "classifica" delle preoccupazioni dei sonni degli italiani è dunque guidata dagli incidenti stradali (73%) seguiti dai furti in casa (71%) scippi (62%), rapine (59%) e stupri (51%). Che la sicurezza stradale sia una vera e propria emergenza rispetto alla quale lo Stato deve intervenire lo afferma l'83% degli intervistati, percentuale che nel sud e nelle isole raggiunge addirittura il 91%.

A gran voce viene chiesta poi una maggiore manutenzione delle strade e più controlli da parte delle forze dell'ordine, rispettivamente al 96% e 90% dei consensi, seguiti dall'adozione di guardrail "salvamotociclisti" (82%), e più attenzione per la segnaletica stradale e l'informazione (80%).

Insomma 8 cittadini su 10 non si sentono tutelati per i rischi che corrono sulle strade (79%), con punte più elevate al sud e tra gli anziani.

Cosa fare quindi per cercare di arginare questo fenomeno?

Sarebbe necessario istituire un organo di governance affidando il coordinamento politico ad un sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri con compiti e poteri come avvenuto per

l'emergenza dei rifiuti in Campania, indicazione che vede favorevole il 51%, contrario il 30%. Allo stesso modo la manutenzione delle strade andrebbe posta sotto la supervisione di un'agenzia ad hoc, misura alla quale si sono mostrati favorevoli il 64% e contrari il 27%.

Punte molto alte anche per la richiesta di inasprimento delle pene per chi causa incidenti mortali soprattutto per chi viene trovato al volante sotto l'effetto di alcol e droghe (90%) e passa con il rosso ad alta velocità (86%). Ma sono guai (carcere) anche per i responsabili degli enti che non tengono in sicurezza le strade dove avvengono incidenti mortali (73%).

Queste sono alcune delle risposte tratte dalle 2.000 interviste effettuate ad un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, differenziato per età e area di residenza, per verificare la percezione della sicurezza stradale e testare il livello di interesse rispetto ad alcune proposte a tutela dei diritti degli utenti delle strade.

La fondazione Luigi Guccione chiede quindi un'azione più incisiva da parte del Governo mediante azioni che prevedano pene più severe e certe per gli autori di incidenti stradali gravi, controlli più efficaci per il rispetto del Codice della strada, il reinvestimento vincolato dei proventi delle multe, la costituzione di un'agenzia nazionale per la sicurezza stradale, finanziamenti e riforma del Codice della strada.

Su tutto l'esempio della Francia: il presidente Chirac, nel luglio 2002, decretò gli "Stati Generali per la Sicurezza Stradale", con largo impiego di risorse finanziarie ed umane che in 3 anni (2002/2005) hanno visto scendere del 35,4% la mortalità sulle strade. E in Italia? Fiduciosi (da troppo tempo) attendiamo risposte.
(8 luglio 2008) da "Repubblica"

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