venerdì 8 aprile 2011

Firenze: al via la proposta di legge popolare per l’Omicidio Stradale Il sindaco Matteo Renzi raccoglie la sfida dei genitori di Lorenzo Guarnieri, ucciso sulla strada da un uomo ubriaco e drogato

(ASAPS) FIRENZE, 1 marzo 2011 – È fatta: il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha tenuto fede alla parola data, qualche mese fa, a Stefano Guarnieri, padre di un ragazzo di 17 anni, Lorenzo, ucciso nel capoluogo toscano dal conducente di un motociclo, risultato poi in stato di ebbrezza da alcol e stupefacenti. In questa iniziativa, ora lo possiamo dire, c’è di mezzo lo zampino dell’Asaps che, all’indomani della promessa di Renzi di promuovere una proposta di legge popolare per applicare a certi casi di omicidio colposo le pene di quello volontario, ha elaborato nell’ambito del proprio ufficio studi l’idea che, se davvero si vuole una legge giusta, si deve prevedere una quarta forma di omicidio, oltre a quelle già esistenti. Accanto all’omicidio volontario, a quello preterintenzionale e a quello colposo, serve affiancare l’istituto dell’omicidio stradale. Un abbozzo piuttosto circostanziato, di come secondo noi dovrebbe essere – sentito ovviamente il parere di alcuni esperti in materia, tra cui avvocati e magistrati – ha corredato una notizia apparsa sul nostro sito lo scorso 10 dicembre 2010 (leggi qui): Stefano, un manager di un’importante multinazionale, ha letto la nostra valutazione e ci ha subito contattati per instaurare un rapporto di collaborazione. Il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni, ha dunque incaricato il redattore di quella valutazione, Lorenzo Borselli, di partecipare al gruppo di lavoro che, attorno all’incredibile spinta volitiva di Stefano Guarnieri si è formato. Insieme Il fulcro del lavoro, il perno attorno al quale si svilupperà l’attività, è l’Associazione Lorenzo Guarnieri (www.lorenzoguarnieri.com), che ha approntato una proposta del tutto inedita, nel nostro paese, seguita con attenzione dalla McKinsey & Company, una delle più prestigiose società di consulenza al mondo, che prevede – in caso di successo – di certificare ed esportare il progetto anche all’estero. Oltre alla proposta di legge popolare, infatti, l’associazione ha elaborato – seguendo un approccio anglosassone al problema – un piano strategico per la sicurezza stradale da snodare nel prossimo quinquennio nell’ambito del comune di Firenze. L’esperienza subita dalla famiglia Guarnieri è tragica, ma a differenza di molti altri casi ai quali l’Asaps si è avvicinata, nel suo cammino, non c’è una spirale di dolore attorno al quale babbo Stefano e mamma Stefania si sono lasciati cadere. No. Il progetto è solido e vale la pena di tentare. Noi faremo la nostra parte con un compito preciso: fare il bagno di verità alle parole che i genitori di Lorenzo si sono sentiti dire e che, in questo cammino appena iniziato (ma col vento in poppa) in molti cercheranno di rovesciare loro addosso. Come accettare il fatto che chi ti uccide il figlio travolgendolo con un veicolo, in preda ad alcol e droghe, venga giudicato per un reato colposo? Come accettare il fatto che non esista un progetto, che possa dirsi tale, che nasca con lo scopo di abbattere completamente la mortalità e che non sia al momento considerato possibile conseguire tale obiettivo? Nel nord Europa, col progetto Visione Zero, molti stati ci sono riusciti. Noi siamo ancora all’inizio e vale la pena di tentare. (ASAPS)

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