giovedì 11 dicembre 2008

Dimezzare i morti entro il 2010 Il traguardo Ue è ora possibile

Ci siamo: il famoso obiettivo fissato nel 2000 dalla Ue, quello di ridurre entro il 2010 del 50% il numero delle vittime da incidenti stradali, potrebbe essere davvero raggiunto dall'Italia. Un fatto clamoroso perché fino a oggi nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla nostra possibilità di rientrare in questo parametro europeo. Eppure analizzando i dati si scopre che oggi è possibile arrivare ad avere "appena" 3.530 morti nel 2010 rispetto ai 7.061 del 2000.

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Il calcolo arriva dall'Asaps, associazione amici polizia stradale. E in effetti considerando che nel 2007 la diminuzione è stata di 538 morti e la possibilità di ripetere la performance anche nel 2008, 2009 e 2010 il risultato auspicato sarebbe a portata di mano. Infatti 538x3 fa 1.614. Se al numero di 5.131 vittime del 2007 ne togliete 1.614, viene fuori la quota di 3.517, proprio sotto al 50% delle 7.061 vittime del 2000.

Tuttavia va detto che i dati Istat segnalano un calo modesto della sinistrosità e dei feriti a fronte di un eccezionale calo delle vittime che sfiora il 10%. Migliore di molti altri paesi europei.

"Dobbiamo dire - spiega infatti Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - che sinceramente ci aspettavamo qualcosa in più in termini di diminuzione degli incidenti, speravamo in un calo a doppia cifra.
Invece gli incidenti del 2007 si sono fermati a quota 230.871 con una modesta diminuzione del 3%, i feriti si sono fermati appena a -2,1%, e rimangono inchiodati a quota 350.850. Notizie decisamente migliori per i morti in incidenti stradali. Nel 2007 si sono contate 5.131 vittime, con un calo di 538 lenzuoli bianchi in meno stesi sulle strade. In questo caso la percentuale è di un bel -9,5%. Uno dei risultati migliori in Europa. Per fare un esempio pratico, ci sono 11 pullman di cittadini italiani che girano tranquilli sulle nostre strade e che potevano essere invece nella conta delle vittime della strada. Non male. Per questo crediamo di non doverci mettere la cenere in testa e anzi ci sentiamo abbastanza soddisfatti".

L'Aci ha calcolato poi che questi numeri si traducono in un risparmio di 3 miliardi di euro e ci sarebbe effettivamente di che essere soddisfatti se non fosse per la tragica situazione degli utenti delle due ruote che con il 19% circa del parco circolante e un 4% dei km totali della mobilità, valgono il 30% della mortalità e il 27% del totale delle lesioni della strada. Un problema che prima o poi occorrerà affrontare davvero. Come? Dite la vostra
(10 dicembre 2008)
da www.repubblica.it

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