mercoledì 31 luglio 2013

Cause principali degli incidenti stradali

l'Alta velocità, guida sotto l'effetto di alcool e strade dissestate sono le maggiori cause che provocano incidenti stradali. Principali cause sugli incidenti stradali 1) Alta velocità, strade dissestate e scarsa illuminazione. La causa principale di un incidente stradale è l'alta velocità. In generale guidare veicoli a velocità non consentite su strade, spesso dissestate e con scarsa illuminazione porta inevitabilmente a un sinistro stradale. Ricorda che, biologicamente i tuoi occhi vedono bene gli oggetti che si trovano dentro il tuo campo visivo. Gli oggetti che si trovano fuori dal tuo campo visivo non sono prontamente percepiti ed è necessario muovere lo sguardo per farli rientrare. Inoltre, devi sapere, che più aumenti la velocità della tua auto, minore sarà l'ampiezza del tuo campo visivo, perché quest'ultima si riduce progressivamente con l'aumento della velocità. Altra causa, che può dar fastidio ai tuoi occhi è la scarsa illuminazione dei luoghi dove si guida. 2) L'effetto dell'alcool L'alcool è una delle principali cause d'incidenti stradali. Il tasso alcolico consentito per guidare è dello 0,5. L'alcool ha un effetto sedativo e riduce l'attenzione e i riflessi. Crea euforia, rende più temeraria la guida, esagera la fiducia nelle proprie abilità, falsa la percezione delle distanze e della velocità. Il consumo di alcol influenza sia il rischio d'incidenti da traffico, sia la gravità delle conseguenze che questi provocano. Secondo i dati 2010 del sistema di sorveglianza Passi, il 9,8% degli intervistati dichiara di aver guidato sotto l'effetto di alcol e il 6,6 di essere stato passeggero in una macchina con conducente sotto l'effetto di alcolici. L'abitudine a guidare poco dopo aver bevuto è più frequente negli uomini e nei giovani della fascia di età 25-34 anni. Si osservano differenze statisticamente rilevanti nel confronto interregionale, con frequenze di guida sotto l'effetto dell'alcol più alte al Nord che al Centro e al Sud. Dei circa 33.600 intervistati che dichiarano di essere andati in auto o in moto negli ultimi dodici mesi, il 34% ha riferito di aver subito un controllo da parte delle forze dell'ordine, in veste di guidatore o di passeggero. Solo l'11% degli intervistati fermati dalle forze dell'ordine riferisce che il guidatore è stato sottoposto anche all'etilotest. Un consiglio spassionato: CHI GUIDA NON BEVE! 3) L'effetto delle droghe Le droghe, ma anche gli psicofarmaci, modificano il comportamento del cervello e dell'intero organismo e finiscono per causare l'effetto opposto a quello per il quale sono state assunte. Le dinamiche d'incidente stradale più diffuse Al primo posto abbiamo la precedenza non rispettata o passaggio con il rosso. Al secondo c'è la distrazione di chi guida in maniera deconcentrata. A seguire troviamo l'alta velocità che provoca il maggior numero di vittime sulla strada. Anche l'andamento lento non è da sottovalutare. Altre cause d'incidenti stradali sono la distanza di sicurezza non rispettata, manovre e svolte irregolari, sorpassi non consentiti, ostacolo imprevisto e guida contromano.

LA DISTANZA DI SICUREZZA

Le componenti della distanza di sicurezza La distanza di sicurezza è la distanza che ogni veicolo deve mantenere da quello che lo precede, per potersi arrestare, quando necessario, senza tamponarlo. Nella valutazione della distanza di sicurezza è importante tenere in considerazione alcuni fattori : la prontezza dei riflessi del conducente; il tipo e lo stato di efficienza del veicolo; la velocità; la visibilità e le condizioni atmosferiche; le condizioni del traffico; la pendenza della strada e le caratteristiche e condizioni del manto stradale e l'entità del carico. In teoria, nel calcolo di questa distanza si dovrebbe considerare solo l'equivalente della distanza percorsa in un secondo, cioè nel tempo mediamente impiegato per decidere se l'accensione dello stop del veicolo che precede implica la necessità di una nostra frenata e quindi agire di conseguenza. Si dà infatti per scontato che il veicolo davanti ha uno spazio di arresto uguale a quello del veicolo che segue. Se i freni non sono perfettamente efficienti, i pneumatici sono consumati, il veicolo è molto carico, lo spazio di frenata si allungherà di molto, e sarà quindi necessario aumentare le distanze almeno della metà. Tali valori non devono essere considerati per la guida in caso di nebbia, quando invece devono valere altre considerazioni. Una semplice formula da ricordare per calcolare approssimativamente una buona distanza di sicurezza è la seguente: dividere la propria velocità espressa in km/h per 10 ed elevare il risultato al quadrato; il numero risultante è un buon indicatore, in metri, della distanza di sicurezza da mantenere. Esempio: a 50 km/h si dovrebbe mantenere una distanza di 25 metri.