lunedì 7 dicembre 2009

"Si ai 150 in autostrada" Matteoli accetta la proposta

Si avvicina l'arrivo dei 150 orari in autostrada: a scendere in campo stavolta è lo stesso Ministro dei trasporti. "Sono favorevole alla proposta della Lega per innalzare il limite di velocità a 150 km orari nei tratti autostradali a tre corsie e dove c'è il tutor" ha infatti tagliato corto Altero Matteoli.

Va detto che questo concetto il Ministro lo aveva più volte appoggiato e anche stavolta non dimentica di ricordare che "sono stato sempre favorevole ad aumentare la velocità in alcune autostrade che hanno le caratteristiche adatte come le tre corsie e il tutor ma non per tutte le auto, ma per quelle che per cilindrata e caratteristiche di sicurezza, possono viaggiare tranquillamente a 150 km orari. Certo non le piccole auto".

Qui si apre però il vero problema della questione: stabilire quali siano le 'piccole auto' diventa impossibile. Piccole per cilindrata? Non è un parametro di sicurezza. Piccole per dimensioni? Nemmeno. E poi c'è la questione che già oggi è in vigore - come pochi sanno - il limite di 150, ma solo su determinate strade e in condizioni di perfetta visibilità, come recita il codice della strada. La scelta di passare da 130 a 150 è infatti lasciata al gestore della strada che fino a oggi si è ben guardare da applicare la norma. Motivo? La Ue ha in progetto di bloccare a 170 km/h elettronicamente tutte le auto e ha un corposo studio che dimostra come una riduzione di appena 3 km/h della velocità media permetterebbe di salvare da 5.000 a 6.000 vite ogni anno in Europa.

Il Tutor stesso ha dimostrato in modo inequivocabile che diminuendo la velocità crolla anche la mortalità, per cui nessun gestore di autostrade in Italia si è voluto prendere la responsabilità di passare a 150.

In ogni caso il progetto va avanti: il testo del disegno di legge che azzera il livello di alcol nel sangue per i neopatentati, spiega Matteoli, "dovrà comunque tornare alla Camera, perchè sono state apportate alcune modifiche. Anche alla Camera, dove c'è stata unanimità sul testo, c'era stata una proposta in tal senso. Poi era stata stralciata per licenziarlo all'unanimità. Non mi scandalizza che alcuni non siano favorevoli a questa proposta. Ma non mi sembra scandalosa la proposta della Lega".

Immediata la reazione del Pd: il senatore Marco Filippi, capogruppo del PD in commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato, ha criticato la proposta della Lega, avallata dal Ministro Matteoli: "Una volta tanto che una misura di sicurezza stava funzionando bene, con il tutor che dove è applicato ha diminuito gli incidenti in modo drastico, ecco subito che ci si ingegna su come vanificarla. Aumentare i limiti di velocità significa solo una cosa: aumentare il numero dei morti sulle autostrade. Non è un caso se nessuna delle concessionarie ha deciso di applicare la norma che già lo consente".

"Si tratta di pura propaganda - ha concluso Filippi - perché anche il guadagno in termini di tempo è ridicolo considerata l'attuale stato delle strade, ma molto pericolosa. Mentre si cerca di fare un lavoro serio per far diminuire i numeri delle vittime della strada c'è chi va in caccia di facili consensi, da un lato proponendo pene altissime per chi causa incidenti mortali e dall'altro facendo in modo che di fatto il rischio di incidenti diventi molto più alto."
da www.repubblica.it

venerdì 4 dicembre 2009

Automobilisti: uno su tre non vede affatto bene

Atro che alcol, droghe o colpi di sonno: a mettere in crisi la sicurezza stradale è il fatto che un automobilista su tre non ci vede. "Non ci vede" non è una battuta ma una considerazione tecnica visto che secondo una ricerca realizzata dall'Università Bicocca di Milano il 32% dei conducenti di autoveicoli non ha i requisiti minimi di capacità visiva richiesti dalle legge.

Il progetto universitario, battezzato "'L'importanza di una corretta compensazione visiva per una guida sicura" per valutare quanto una non corretta visione influisca sulla capacità di guida, passa poi anche alle prove pratiche: nello spazio Quattroruote al Motorshow di Bologna, sarà a disposizione dei visitatori un simulatore di guida.

L'importanza di una corretta percezione visiva per la prevenzione degli incidenti stradali è stata avvalorata anche dal Nuovo Codice della Strada (CdS) che ha introdotto l'obbligo di tenere accese le luci dell'auto durante il giorno, oltre che da ricerche che dimostrano come, nelle ore diurne, le auto di colori scuri o poco appariscenti, come il nero, sono più soggette a incidenti.

Per questo è importante chiedersi quanto una visione non adeguata o un difetto sottocorretto possano incidere sull'efficienza visiva, o se l'attuale esame della vista per il conseguimento della patente sia o meno adeguato a testare le capacità. E ancora quanto una "non correzione" del difetto visivo possa incidere sulla capacità di condurre un mezzo.

4 dicembre 2009 DA WWW.REPUBBLICA.IT

giovedì 3 dicembre 2009

Si sta correndo troppo veloce in auto? Un sms arriva sul cellulare autorizzato

(ASAPS), 3 dicembre 2009 – L’ultima invenzione in materia di sicurezza stradale, in particolar modo degli automobilisti più giovani, si chiama “Locus”. Si tratta di un dispositivo che, combinando Gps e telefono cellulare, riesce a controllare la posizione di un veicolo in movimento, inviando longitudine e latitudine del mezzo su numeri di cellulari autorizzati. Il sistema, inoltre, consente di conoscere la velocità a cui sta andando il veicolo monitorato.
“Siamo stati subissati di richieste da parte di genitori preoccupati dai dati sulle tragedie del sabato sera – ha spiegato Lisa Mazza, responsabile della Metripoltrading, ditta che distribuisce il prodotto. Locus è una scatoletta blu, concepita come antifurto satellitare, ma che di fatto si propone anche come ‘deterrente’ contro le stragi del sabato sera. Impostando un velocità massima da rilevare, infatti, avverte con un sms al numero di cellulare autorizzato se chi guida l'auto sta andando troppo veloce”. (ASAPS)

Cosa succede all'estero: Canada

(ASAPS) QUÉBEC (CANADA), 3 dicembre 2009 – La provincia canadese del Québec abbasserà presto la soglia legale alcolica da 0,8 grammi di alcol per litro di sangue a 0,5 g/l, adeguandosi allo standard europeo. È questa l’ultimora che irrompe da Oltreoceano. Una novità che adegua la legislazione del Québec, la provincia più estesa e la seconda più popolosa dopo l’Ontario, alle altre province canadesi e che ha fatto davvero molto rumore, perché rompe definitivamente con una tradizione, quasi tutta anglosassone, che finora ha sempre teso alla conservazione dello status quo. È vero che nel rispetto rigido della norma, nella consegna della tolleranza zero impartita agli agenti di polizia stradale e nella certezza matematica di essere controllati, anche la soglia alcolica di 0,8 ha sempre garantito in questi stati una buona tenuta della sinistrosità, ma è altrettanto vero che le evidenze scientifiche attestano a 0,2 g/l l’effettivo confine alcolico di insicurezza. Sarà che con i suoi 7.568.640 abitanti (fonte Statistique Canada, gennaio 2005, ripresa da Wikipedia) il Québec rappresenta un buon 24% della popolazione complessiva del paese, ma di lingua francese. Forse, la lettura assidua delle notizie provenienti da Parigi e dintorni, ha convinto questo spicchio di Canada, che vanta strade tra le più sicure del mondo, che è necessario fare qualcosa di più. Il passaggio alla normativa più stretta non sarà traumatico, visto che gli esperti governativi hanno ideato una misura assolutamente soft: chi sarà sorpreso a circolare con un tasso compreso tra 0,5 a 0,8 andrà incontro alla sospensione della patente per 24 ore. Nessuna multa, nessuna denuncia. Per i giovani neopatentati di età inferiore ai 21 anni, invece, si prospetta il divieto assoluto di bere. Le novità sono tutte racchiuse in un progetto di legge presentato nei giorni scorsi nel parlamento del Québec dal ministro locale dei trasporti Julie Boulet, che aveva annunciato l’iniziativa in occasione della presentazione del secondo rapporto stilato dalla Tavola rotonda sulla sicurezza stradale. La sospensione amministrativa della patente di guida, quando il tasso alcolemico riscontrato sia compreso nella fascia 0,5/0,8 g/l, è già adottata da tempo nelle altre province canadesi e dunque, i turisti sono avvisati, si dovrà bere di meno: il ministro Boulet precisa però che non ci saranno multe, sequestro dei veicoli né decurtazione di punti. L’unica sanzione è simbolica: l’automobilista dovrà regalare 24 ore di sosta forzata. Il tempo di smaltire qualche fumo alcolico in eccesso. Secondo gli studi canadesi, infatti, con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, gli adulti rischiano un incidente stradale cinque volte in più rispetto a conducenti sobri; i giovani, invece, rischiano nove volte di più. (ASAPS)